Capitolo 63

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Di corsa esco di casa per incontrarlo, ci siamo dati appuntamento al nostro solito bar.

Meglio così, un cornetto alla nutella non mi dispiacerebbe.

Già ho così tanta fame, figuriamoci quando sarò al quinto o sesto mese, cosa succederà con le prime voglie.

Per l'appuntamento, di sicuro non farò nulla di normale.

Tipo scappare di casa o fare occupazione di qualche pasticceria.

Ma noi non sappiamo niente.

L'investigatore, è rimasto un po' di tempo in silenzio, almeno adesso ha delle informazioni.

Spero che queste mi bastino per riprendere in mano la mia vita, se questa cosa continuasse a tirarmi dentro di se.
Non ho la minima idea di dove potrei arrivare.

Ed ora, da sola, in più ai primi tempi della gravidanza.
Preferirei restare cauta.

"Ciao Giulia"
Saluto il signore con due baci sulle guance.

Ci accomodiamo sulle sedie, dopo aver ordinato un cappuccino ed un cornetto alla nutella.

Iniziamo a discutere, o meglio lui parla di pratiche, di chiamate, di vie che ha dovuto fare per arrivare alle notizie che sa.

"Quindi, noto che stai apprezzando parecchio il tuo cornetto"
Faccio un sorriso imbarazzo, detto così significa che sto mangiando in modo eccessivo.

"Scusi, ho tanta fame"
Commento, ancora imbarazza dalle scena.

"Tranquilla.
Em, so che non dovrei chiederlo, ma lo faccio comunque.
Sei incinta?"
Assottiglia lo sguardo, spingendosi leggermente.

Stringo le mani fra di loro, è una cosa così personale e delicata che mette tensione e gioia a dirlo.

Non è un mio parente, quindi non può avvisare qualche mio conoscente.

Loro lo devono sapere fra uno o due mesi.

"Si, io e Nicolas aspettiamo un bambino"
Annuncio sorridente.

"Auguri!"
Viene verso di me, dopo essersi alzato per abbracciarmi e continuare a congratularsi con me.

"Ora ti faccio mangiare, un dolce che ti farà impazzire"
Rifiuto la gentilissima offerta.

Non voglio che mi paghi qualcosa, non per lui.

Odio quando qualcuno mi offre qualcosa, poi mi sento in colpa.

Di sicuro per pochi spiccioli, nonostante tutto, ho questa repressione di avergli tolto pochi soldi.

Ma cedo, all'anticipazione di cioccolata calda, con marshmallow e zucchero a velo sopra.

Come rinunciarci?

"Davvero grazie"
Sorrido, pronta a far andare in estasi le mie papille gustative.

"Figurati.
Mi ricordi tanto mia moglie"
Dice con grande malinconia ed un vuoto assoluto nello sguardo.

Mai visto così prima d'ora.

Doveva amarla tanto.

Adesso manda avanti la casa, l'educazione e la crescita delle sue figlie, per non parlare della rinascita di se stesso.

Che ancora non è pronta a sopraggiungerlo.

"Mi dispiace tanto"
Se Nicolas mi lasciasse, sarei devastata.

Tutto però cambierebbe se, con me ci fosse un bambino.

Il nostro bambino.

"Dicevamo.
Ho trovato i tuoi veri genitori"

Mi mancate tantissimo.
Non sto molto bene.


Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora