Capitolo 44

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Nicolas ed io ci sediamo, il mio ragazzo si presenta a Mario, felice di conoscerlo.

E riprendiamo il discorso da dove lo avevamo lasciato in sospeso.

"Bene Giulia, adesso parlami un po' di te"
Mi dice Mario.

Annuisco e stringendo la mano del ragazzo accanto a me, inizio a parlare.

"Sai, oggi non saremmo qui se coloro che pensavo fossero i miei veri genitori, se ne fossero andati.
Cinque anni fa.
Cinque anni fa, sono cambiata, è stato al momento uno tra gli anni più pieni ed importanti della mia vita"
Faccio un sospiro, pensando ad ogni momento vissuto, odiato, amato ed ogni sentimento che ho provato.
Bello e brutto.

"Li ho scoperto la vera amicizia, ho iniziato ad avere un rapporto stretto con mio fratello e poi ho conosciuto Nicolas.
Un giorno così, per caso, avevo l'esigenza di trovare quel foglio.
Così mi misi a cercare, e poi, ho trovato la prova che cercavo, di cui avevo bisogno"
Parlo brevemente di come abbia scoperto di non essere figlia di coloro che mi hanno cresciuta.

"Non ho mai avuto l'esigenza di sapere la verità, ma oggi che sono più grande a quando l'ho scoperto e con lo sviluppo di alcuni nuovi sentimenti in me.
Voglio sapere chi sono, se si ricordano di me, se sono italiani anche le cose più banali, tipo il colore dei loro occhi o capelli.
Mi basta veramente poco, solo per sapere se almeno gli assomiglio"
Solo per avere la certezza che qualcuno mi ha amata a tal punto da volermi mettere al mondo, per continuare ad amarmi, a pensare e a desiderarmi.

Immagino i miei genitori, non so, sposati e con la voglia di avere un figlio, così dopo un po' sono arrivata io.

Ma qualcosa o qualcuno, ha deciso che quella non era la mia vita, la mia strada.
Rovinando il mio futuro, lasciandomi gli incubi ed un senso di impotenza.

E chi lo sa, magari anche il futuro dei miei genitori.
Ammesso che siano vivi, ho paura anche di scoprire cose del genere.

Ma ormai sono qui, voglio sapere la verità e non ho intenzione di tirarmi indietro.

"Giulia voglio essere sincero.
Quando si iniziano, casi come questi, anche il minimo errore torna a galla.
Ogni scheletro che i tuoi genitori hanno nell'armadio, tu ne verrai a conoscenza.
E non sarà facile.
Voglio quindi chiederti, se sei pronta a tutto per avere anche una sola risposta"
La mia preoccupazione, nasce dal vedere la sua serietà.

Se Mario, mi sta dicendo tutte queste cose così, significa che i miei pensieri non erano stupidi.

"Si, Mario io ho bisogno di avere delle risposte"

Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora