Capitolo 46

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Domani Nicolas ha degli esami.

Comportano sul salire di ruolo militare, dal soldato, un VFP1 ad un caporale un VFP4, nonostante sia un ottimo soldato, molti dei suo colleghi dicono che magari a venti cinque anni potrebbe riposarsi.
Alla fine, se non passa l'esame, potrebbe farne un altro, anche se comunque c'è un limite.

"Dai amo, devi andare altrimenti farai tardi.
Poi mi torturi più tardi!"
Ha una voglia incredibile stamattina che mi fa il solletico.
Per me non ci sono problemi, assolutamente, ma lui ci tiene così tanto mi dispiacerebbe se per un ritardo o stupidaggini non superi l'esame.

"Un bacio e vado via"
Mi stringe a se.

"Fosse per me anche più di un bacio, ma devi andare quindi.."
Gli lascio un bacio a stampo, sperando che così vada e faccia vedere a tutti che lui è giovane, ma può fare il culo a tutti.

"Dai!"
Riesco a staccarmi un attimo dalle sue labbra fameliche.

Non vedo l'ora che se ne vada, anche perché ho preso un appuntamento con mio fratello.

Prima ancora di parlarne con Ingrid devo farlo con lui, deve sapere che in me è tornata la voglia di sapere, sapere qualcosa su di me.

"E va bene vado.
Verso l'una ti chiamo, anche per sapere com'è andata a te"
Strizza l'occhio, con un sorriso incurvato.

Annuisco, ormai ho capito che nonostante sia tutto per buone ragioni, devo dirgli tutto parlando di questione last minute.

In tempo reale, o comunque il prima possibile lo devo avvisare, questa cosa non mi va giù.

Mi sento come oppressa ultimamente dalla sua gelosia, però devo andare avanti, sicuramente è solo un periodo strano per tutti e due.

Troveremo il modo per uscirne, se non ci penserà il tempo.

Prendo dei jeans, bianchi con dei piccoli strappi, sopra indosso un top nero, ma porto con me un giubbotto di jeans con delle borchie sulle spalle.
Ai piedi metto delle superga bianche, lavo denti, sciacquo il viso e dopo aver spazzolato i capelli sono pronta ad uscire.

Ieri Riccardo, alla mia richiesta improvvisa e strana di vederci si era un po' preoccupato, però fa nulla, tra mezz'ora massimo saprà tutto.

Ci diamo incontro al lungo mare, vicino al nostro chiosco preferito e poi non si sa mai che abbia un mancamento.
La sua opinione è davvero importante.

"Sorellina!"
Purtroppo abbandono la bellissima visuale del mare, mi ha sempre dato un senso di relax assoluto.

Saluto mio fratello, stringendolo forte a me.
Come a voler prendere forza da lui.

"Hai litigato con Nicolas?
Guarda che non me ne frega un cazzo se è militare o meno, io gli spacco l'osso del collo"
Il mio fratellone che mi protegge!

Che carino!

Ridacchio.
"No no, tutto bene.
Devo però dirti che, insomma, ho chiamato un'agente per sapere qualcosa sui miei genitori.
Io ti chiedo solo un poco di comprensione, ho il bisogno di sapere se ho qualcosa, almeno una sola di loro"
Ansia, tanta, troppa.

Mi manca l'aria.

Un amore impossibile 3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora