Capitolo 5

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<<Ahhh diamine, ho dimenticato la farina.>> esclamai.

Mi ero completamente dimenticata di comprarla, dovevo comprarla ma poi ho visto quella ragazza e me me sono completamente dimenticata.

Quella ragazza mi ha fatto uscire pazza.

Speravo solo che accettasse la mia proposta. Lei lì, che posa per me, nelle mie foto.

La sua bellezza, i suoi occhi, il suo corpo così bello, il suo viso, il suo sguardo, le sue labbra che sembrano così morbide. Come vorrei provarle. Come vorrei averle sulle mie di labbra, come vorrei abbracciarla, stringerla, come vorrei guardarla sorridere tutto il tempo, come vorrei specchiarmi nei suoi occhi e non uscirne mai più. Come vorrei.

CRISTEL BASTA SMETTILA, LASCIALA PERDERE

La mia testa disse interrompendo i miei pensieri.

Ha ragione devo smetterla, ma che sto facendo. Ma cosa diamine mi è preso.
Ma cosa sto combinando. Devo smetterla. Non devo affezionarmi a nessuno, non devo sentire quelle cose, no, non devo, basta.

Dovesse venire, la tratterei come è giusto trattarla, come una delle tante ragazze che viene da me per qualche shooting. Niente più.
Per lavoro, solo per lavoro, mi dicevo.

Si fece ora di pranzo, mangiai un boccone e scesi nel mio studio.
Dovevo lavorare su alcune foto.
Presi la mia agenda per vedere che lavoro avevo da fare oggi.

Fortunatamente oggi c'era solo un ragazzo per le 15:00.

Finita la modifica di alcune foto, le sviluppai, e feci un "Book fotografico"

<<Salve la signorina Smith?>>
Dissi io.

<<Si sono io. >> rispose la ragazza.

<<Le tue foto sono pronte, le ho raccolte come mi hai detto, in un libro, quando vuoi può venire a prenderle>> le dissi.

<<Oh grazie mille, verrò domani pomeriggio, il prezzo? >> mi rispose.

<<Per il prezzo poi ne discutiamo di presenza, non ti preoccupare, adesso vado, e stato un piacere>> le dissi io.

<<Anche per me arrivederci>> mi disse la ragazza.

La salutai e chiusi la telefonata.

Erano le 14:00, salì nella stanza della musica, andai al centro, mi sedetti al piano, chiusi gli occhi e facevo scorrere le mie dita in quei tasti.
Ero rilassata come non mai.
Composi una melodia. Era lenta, calma, davvero bella. Restai stupita.
Fino a quando capì che la persona per cui l'ho composta era Isabel. Quella ragazza. E non andava per niente bene.

Aprì gli occhi, lasciai perdere tutto e scesi. Andai in camera mia e mi cambiai. Scesi nel mio studio.

Erano le 15:00 sento il campanello suonare. Mi dirigo alla porta, era un ragazzo, occhi verdi, capelli biondo cenere, bel fisico, si vedeva che era ben scolpito persino con la maglietta stesso. Un bel ragazzo.

Ma a me non importava. Beh si sono proprio una lesbica number one pensai. Sorrisi evitando di scoppiare in fragorose risate, pensando a quello che pensavo.

<<Ciao entra pure il mio studio é lì >> gli dissi indicando la porta con un dito.

Ci dirigiamo alla mia scrivania. Io mi andai a sedere al di dietro e lui si mise seduto appoggiando le mani sulla scrivania.

<<Allora, dobbiamo compilare questo modulo, e poi possiamo iniziare. >>

Un classico documento che affermava che io avevo il consenso per scattare delle foto.

<<Allora, nome e cognome, anno di nascita, e provenienza. >> dissi io.

<<Mi chiamo Diego Ruiz, sono nato il 23/02/1995 a Boston, ora vivo qui>>
Rispose il ragazzo.

<<Perfetto, metti una firma qui, dove c'è la crocetta, per acconsentire di metterti in mostra per le mie foto. >>
Gli dissi.

Firmò, e tutto.
Arrivarono dopo pochi minuti un uomo ed una donna, erano le persone che presero il ragazzo per fare la pubblicità del loro marchio di intimo. Possiamo iniziare con lo shooting.

Scattai un sacco di foto, facendolo mettere in svariate posizioni, in modo tale da far vedere a pieno i boxe Calvin Klein, che erano l'apice di quelle foto.

Finito ciò. Salutai. E li accompagnai alla porta.

Mi fecerò i complimenti per la professionalità.

<<Le spedirò le foto nella sua posta elettronica, per qualsiasi Informazione mi chiami pure>> dissi per poi salutarli.

Finì che erano le 17:15, restai un po' nel mio studio, al computer, a navigare un po' su internet.

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora