Capitolo 27

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Pov Isabel

Ero per strada, stavo andando da John ero ansiosissima.
Stavo facendo la cosa giusta?
Lui mi trattava male in fondo, quindi perché dovrei starci insieme ancora.
E poi il motivo principale e che io, non l'amo, amo lei, ho in testa lei, vivo con lei, lui non è nulla di tutto questo.

Intravidi casa di John da lontano.
Suonai, aspettai che scendeva qualcuno ad aprirmi.

Aprì lui, era strano, come se fosse triste. Appena aperto si fiondò sulle mie labbra, io, io non sentì nulla come al solito, ormai non sentivo più niente con lui, facendo un paragone, Isabel se mi guarda, mi sento collassare, con lui, niente di niente, ma vabbè.

<<Che hai john?>>
Gli dissi cercando di capire quale fosse il problema del suo sguardo triste.

<<Non ho nulla>>
Disse lui serio con lo sguardo basso.

<<Vedo che hai qualcosa, dai parla>>

Nel frattempo pensavo, a come lasciarlo a che parole dovevo dirgli, avevo ansia, e paura allo stesso tempo volevo correre da Cristel e stare con lei.

Non rispondeva.

<<Ma tua mamma non c'è? La volevo salutare>> Continuai.

Sua mamma è una brava persona, mi ha sempre accolta con il sorriso.

<<No, non c'è, è in ospedale>>
Disse lui abbassando lo sguardo

<<Come in ospedale, che cosa è successo?>> Dissi io.

<<Mio padre sta male, è in fin di vita. E adesso mia madre è lì con lui. Sta morendo>>

Mi sentì dispiaciuta, mi dispiaceva davvero tanto, suo padre era davvero un gran uomo, mi ha sempre accolto in famiglia, gli volevo bene.

<<John, mi, mi dispiace>>
Gli dissi abbassando lo sguardo.

Lui mi alzò il viso, e mi baciò, non potevo respingerlo, come potevo.
Accettai e ricambiai, mi baciava non si fermava. Come facevo adesso?

<<Isabel, amore mio, menomale che ci sei tu, che stai con me, che sei la mia ragazza, menomale, non mi lasci da solo, io ti amo, e non potrei stare senza di te, sei davvero tutto per me, non riuscirei a vivere e a sopportare situazioni come queste se tu non fossi accanto a me, ti amo, ti amo.>>

Perfetto tutto rovinato. Pensai.

E adesso? Non posso lasciarlo.
Mi ha detto tutte queste cose, non me le ha mai dette, mi ama mi ha detto, ed io? Io se lo lascio lo farei soffrire più di quanto non lo sia già.

Non ho sentito nulla quando mi diceva quelle cose, purtroppo per me, lui non è più quel ragazzo dell'inizio, io non lo amo più.
Aspetterò che si calmi la situazione di suo padre, aspetterò che si sistemi tutto ciò e poi lo lascio, gli parlo, adesso non mi sembrava il caso, gli voglio pur sempre bene, non l'amo, ma sempre un po' di affetto c'è, ci ho condiviso un anno di vita.

<<Tranquillo, si sistemerà tutto>>
Mi limitai a rispondergli così.

<<Grazie amore, ti amo>>

Mi limitai a sorridergli non potevo dirgli "Anche io" perché non è così.
Ed io non mento, non mi va.

<<Devo andare, ci vediamo John>>

Lo abbracciai.
Mi prese il volto e mi baciò.
Non potevo purtroppo respingerlo, mi sopportavo questa cosa.
Mi staccai.

<<Ci vediamo amore, ciao>>

Me ne andai, chiusi la porta e uscì.
Che disastro. È andato tutto storto, dovevo lasciarlo, e che cazzo, non posso farlo soffrire più di quanto non lo sia già.

Avevo voglia di avere un abbraccio, magari suo, di Cristel.
Andai verso casa sua.

Pov Cristel

Ero sdraiata nel divano.

Un nuovo messaggio da "Ana🖤"

A: Aprimiii sono sotto casa tua, daje

Risi a quel messaggio.

Mi alzai di controvoglia da quel divano che era come se mi diceva
"non lasciarmi" "non andare"
"torna qui".

La sentì salire, come se non ci fosse un domani.

<<Scema ma, fai piano che se cadi per me puoi restare lì, in ospedale non ti ci porto>> le dissi io ridendo

Corse e mi abbracciò.

<<Tu, cara mia Cristel, devi raccontarmi un sacco di cose, non aspettiamo nessun momento forza>>
Disse lei seria.

<<Ai suoi ordini ahahahah>>
Dissi ridendo per il suo volto che cercava di assumere un tono serio.
Ma, ma lei è Anastasia e di serio non ha nulla ahahahah.

Ci sedemmo nel divano, l'una di fronte all'altra.

<<Allora in questo periodo mi sono capitate un sacco di cose. Che adesso ti racconto.>> dissi.

<<Allora, beh, si, mi sono innamorata.>> continuai

Vidi nel suo volto uno stupore immenso.

<<Dammi un pizzicotto se sto sognando. Non posso crederci, Cristel? Cristel innamorata? Wow. È una cosa bellissima Cristel.>>

Vidi che era felice. Ed ero davvero contenta che lei fosse felice per me.

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora