Capitolo 21

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Pov Isabel

Volevo sapere qualcosa su di lei, non sapevo nemmeno quanti anni avesse, sapevo solo il suo nome, che lavoro praticava, e basta più.
Glie lo chiesi, ero davvero curiosa.

<<Allora, sai già come mi chiamo e che faccio nella vita, ho 22 anni>>

È più grande di me di 5 anni.
Mi sembrava più piccola.
Ma vabbè lasciamo i dettagli.
Quando è bella quando parla, le sue labbra, concentrati adesso Isabel.

<<All'età di 15 anni, morì il mio papà, era il mio uomo, il mio eroe, quel giorno mi crollò tutto il mondo addosso, diventai una Cristel davvero diversa da quella che sono oggi, col tempo sono riuscita a cambiare in meglio e ci sono riuscita>>
A quelle parole vidi scendere una lacrima, che gli percorse tutto il viso.

Il cuore mi si rimpicciolì, sentì i miei occhi bagnarsi.

<<Se non te la senti, puoi tranquillamente lasciar perd->>
Non mi fece continuare.

<<No Isabel, scusami, tranquilla, va tutto bene, poi, io praticamente vivo da sola da quando avevo 17 anni, quindi da ben 5 anni io sono sola>>

Cosa? Vive da sola da quando aveva 17 anni? Come? Ma perché?

<<Come mai, perché? >> le chiesi, ero terribilmente scioccata.

Alla mia età praticamente lei era da sola, viveva da sola, senza nessuno.
Io almeno i miei genitori, li vedo, ho un buon rapporto, stiamo sempre insieme quando capita, e poi a casa sto con i miei nonni, quindi non sono proprio sola. Ma lei? Perché?

Vidi nei suoi occhi, lacrime, pronte a scendere, mischiate con rabbia.

<<Beh, diciamo che mia madre non mi accettò, e mi buttò fuori casa>>
Vidi odio in quelle parole.

<<Ma perché non ti accettò? >>
Le chiesi.

Restò in silenzio per qualche secondo e prese fiato.

<<Mi buttò fuori perché non accettò il mio orientamento sessuale, io->>

Restai in silenzio.

<<Io sono lesbica, anche se non proprio mi piace definirmi così, lo sono >> continuò.

Mi si blocco il respiro.
Il cuore accelerò.
È lesbica? è lesbica, questo vuol dire che forse lei, diciamo può, provare qualcosa per me.
No ma che dico, smettila.

Mi salì rabbia. È pur sempre sua figlia. Perché la buttarono fuori?
Mi salì un odio profondo.

<<Oh, ehm mi, mi dispiace, non doveva farlo, sei pur sempre sua figlia. Ha fatto un'azione che una madre non dovrebbe fare. >> le dissi io.

Vidi che scoppiò a piangere.
La trascinai verso me e l'abbracciai.

<<Mia madre scoprì un video, quel video ritraeva me che davo un bacio ad una ragazza, quella che era la mia ragazza, adesso ex, e da lì in poi vidi disprezzo nei suoi occhi, mi buttò fuori casa dicendomi di non tornarci più mai più, che facevo schifo, che sono una persona malata, e tutto. All'inizio la presi male, ma è stata davvero una gioia andarmene via da lì. >> disse.

<<Mi dispiace Cristel, davvero tanto>>
Le dissi mentre con una mano le asciugavo le lacrime.

Era così bella.

Cristel mi stava confidando tutto.
Mi ha confidato di tutto e di più.
Mi ha detto che è lesbica, che sua madre la buttò fuori per questo.
Perché? Perché così piccola come era buttata fuori dalla madre stesso? era sola, e ha dovuto affrontare tutto sola.
Adesso ci sarò io con lei.

Ma è fidanzata?

<<Ma ora tu Cristel, diciamo, sei, sei fidanzata? >>

Le guance mi presero fuoco.

Avevo paura dicesse si.

Si avvicinò un po' più a me.
Eravamo vicinissime.
Mi sorrise.
Il mio cuore a quel sorriso perse un battito.
Quei smeraldi brillavano sempre più.

<<No >>
Disse lei con un sorriso guardandomi dritta negli occhi...

Non era fidanzata? Oddio mio.

Wow.

Devo mantenere la calma.

Dio mio come era bella.

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora