Cristel P.O.V
Anastasia mi stava osservando, dalla testa ai piedi.
<<Ma, Anaa tu dici che sto bene vestita così??>> esclamai io, voltandomi verso Anastasia che subito mi rivolse uno sorriso, uno di quei sorrisi che vanno da un orecchio all'altro.
<<Tesoro, sei bellissima>> rispose Anastasia, abbassandosi così da essere in egual altezza per poi stamparmi un bacio sulla guancia.
Le avevo chiesto di venire da me, prima rispetto all'orario previsto, con l'intendo di aiutarmi, dovevo prepararmi per la serata e non avevo la minima idea di come vestirmi. Finalmente stavo uscendo, ma nonostante ciò alcuni pensieri mi invadevano la mente.
Questa maledetta sedia a rotelle. Pensai.
Ma riuscì a scacciarli via, in un batter di ciglia, dovevo lasciar perdere questi pensieri e godermi la vita, con o senza la sedia a rotelle. Oggi finalmente uscivo, potevo svagare, via da questa casa dove mi sentivo come se fossi rinchiusa al suo interno.
Grazie ad Anastasia sono riuscita a vestirmi per bene, e ad avere un look ottimo per la serata. Optammo per un pantalone bianco a vita alta, una camicetta nera, tendente al trasparente, ma giusto un po', e ai piedi le mie mocassine nere della Vans, e come giacca, al mio solito, la mia fidata giacca nera di pelle.
Non so, ma ho un certa ansia addosso, non capisco da dove sia uscita fuori, quale sia la motivazione però posso esplicitamente dire che, quest'ansia, mi sta divorando viva.
<<Ma che dici tu?>> esclamò Anastasia <<Questa o questa?>> continuò mostrandomi due camice, una bianca, con un po' di pizzo alla fine delle maniche, l'altra nera, con qualche ricamo bianco. Le osservai per bene, e devo dire che con il pantalone nero che ha indosso, starebbe meglio la camicetta bianca.
<<Mhh direi quella lì>> dissi indicando la camicetta bianca.
<<Giusto, forse è meglio rispetto a questa>> rispose scaraventando la camicia nera sopra il letto.
<<Certo che sei proprio fine come ragazza eh>> dissi io trattenendo le risate, per via del gesto poco fine.
<<Uhhh sta parlando madame Johnson>> urlò lei con fare altezzoso.
Afferrai un cuscino, velocemente, e lo lanciai dritto davanti a lei.<<Eiiii>> urlò lei <<Vado a cambiarmi assassina >> sbottò ridendo. Entrò dentro al bagno, ed io mi avvicinai, per un ultima volta allo specchio, mi diedi un ultima occhiata, ed ecco fatto, sono pronta.
Mi misi vicino alla finestra, ad attenderla, guardando come l'albero vicino casa mia, muoveva quei ramoscelli a ritmo del vento. Quel lampione dava una giusta atmosfera, mi sono sempre persa ad osservare tutto quello che mi circonda, perdermi nella bellezza della natura. Non so il perché, ma tutto ciò mi affascina, e anche molto.
Restai un po' a riflettere su tutto ciò che mi è capitato, e su ciò che mi capiterà. Vorrei riiniziare il mio lavoro, mi manca afferrare tra le mani la mia amata macchina fotografica e mettere a fuoco quei soggetti tramite il mirino, osservare tutto da una prospettiva diversa dal normale. I miei pensieri sobbalzarono per via del rumore della porta del bagno.
<<Comeee stoooo??>> urlò Anastasia agitando le braccia in aria. Risi a quella scena.
<<Un incanto sei>> esclamai io ridendo.
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Due destini uniti da una foto.
RomanceDue destini uniti da una foto: Una fotografa di alto livello, mentre quel pomeriggio sfoglia le sue innumerevoli foto, si accorge che dietro quella vetrata che ha immortalato è presente una ragazza seduta in un tavolo mentre legge un libro...Può que...