Capitolo 17

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<<Ho bisogno di parlarti >> dissi quasi come un sussurro.

Lei mi sorrise e si avvicinò.

Sentì il cuore battere come se fosse impazzito. Sentivo brividi dappertutto.

<<Perché? Perché lo hai fatto? >> le chiesi con le lacrime agli occhi.

Pov Cristel

Stavo per andarmene, ero già davanti la porta, mi chiamò.
Il mio cuore perse un battito.
Mi girai, le sorrisi e mi avvicinai a lei.

Vidi che i suoi occhi iniziarono a riempirsi di lacrime.

<<Perché? Perché lo hai fatto? >> mi disse.

Non capì a cosa si stesse riferendo, restai perplessa a quella domanda.

<<Perché? Perché mi hai salvata da quell'uomo orribile? Perché mi hai presa e portata con te, a casa tua.
Ti sei presa cura di me, perché? Perché lo hai fatto? Io già credevo che dovevo arrendermi, dovevo farmi mettere le mani addosso da quello, ma poi ti ho vista e no->> mi disse, la bloccai. Non la feci finire.

Mi si asciugò la bocca a quelle domande, a quelle parole.
Il mio cuore perse un battito. Mi si riempirono gli occhi di lacrime anche a me. Vedendola così piccola, ripensando a quella scena.
Ormai ero certa, dopo ieri, dopo quella scena, non mi controllai, un lurido porco ha osato alzare anche solo un dito nei confronti della  persona che io amo. Si l'amo, l'amo incondizionatamente. E l'ho capito, ne ho avuto la conferma, in quei giorni in cui non l'ho vista, e speravo sempre di incontrarla, e poi vederla all'improvviso, stavo per morire, quando ho perso il controllo per via di quel bastardo, niente ormai l'ho capito. Mi sono innamorata.

<<Isabel, non chiedermi il perché. Io a te ci tengo davvero tanto. E adesso sei qui, stai bene. Io ieri ero in quel locale e ti ho vista, poi ho sentito una fitta al petto, e ho iniziato a cercarti, non ti trovavo sapevo che stava succedendo qualcosa, il mio cuore mi ha avvertito. Se non fossi arrivata in tempo saresti stata nelle sue mani, nelle mani di quella persona orribile, e non me lo sarei mai perdonata, perché nessuno, nessuno deve metterti le mani addosso, nessuno deve usare la forza nei tuoi confronti. Nessuno. E se qualcuno lo fa, ti prego, ribellati, perché tu, bella come sei, non meriti il male, meriti di essere trattata come è giusto che sia. E non mi importa se con o senza il tuo consenso, io ti proteggerò. Sempre. >> le dissi con una lacrima che mi rigò il viso.
Vidi che il suo volto ormai era pieno di lacrime, mi avvicinai ancor più, e l'abbracciai. La strinsi forte a me, come per farle capire che tra le mie braccia può stare al sicuro se solo lei lo volesse.

L'amo e non posso dirglielo perché so già di per certo che non ricambierà.

Pov Isabel

Dopo quelle parole non mi fermai.
Iniziai a piangere come non mai.
Nessuno ha mai detto queste cose per me. Nessuno.
Nemmeno lui, il mio ragazzo, John.
A quelle parole, il mio cuore accelerò, sentivo vampate di calore dappertutto, riuscì a piangere, a far uscire fuori quel dolore che avevo dentro. In fin dei conti, io, io non ero felice. Non vivevo bene, ma quando sto con lei, so di essere al sicuro, da tutti, da tutto.
Mi abbracciò. E mi strinse forte a se.
Lì, ebbi la conferma. Io con lei mi sento al sicuro, sto bene, vivo.
Vorrei restare tra le sue braccia sempre.
Voglio sapere però cosa lei prova. Voglio saperlo.

Io provo qualcosa di speciale per lei, lo ammetto, ormai è così.
L'ho capito. E sono in completa confusione, non riesco a capacitarmi del perché, di cosa sia.

Ancora sono qui, tra le sue braccia e non c'è posto migliore dove io voglia stare, se non qui, con lei.

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