Pov Cristel
Era arrivato il grande giorno, finalmente, dopo immensi giorni, che ai miei occhi parvero come se fossero anni, esco da qui, da questo ospedale.
Sono felicissima all'idea che finalmente sarei potuta andare in posti che non sarebbero stati i corridoi dell'ospedale. Ero felice soprattutto perché pensavo, che dopo tutto, ero qui, ce l'avevo fatta, ero riuscita a scampare uno di quei brutti destini che mi era venuto incontro pronto ad abbattermi, un destino pronto a mettere la parola "Fine" alla mia vita, ma non è stato così, non glie l'ho permesso, ci sono riuscita, sono stata forte, e come non essere felice di questo? Impossibile non esserlo.Ieri nel tardi avevo voglia di parlare con qualcuno, ecco perché mi affrettai nel prendere il mio cellulare e digitare il numero di quella persona che al solo pensiero mi fa stare bene, Isabel. Avrei potuto chiamare qualcun'altra come Anastasia, ma non so c'è un qualcosa in più che mi porta a pensare ad Isabel, non so cosa sia ne a cosa è dovuto, ma cerco di non farci caso.
Ieri sera avevo voglia di parlare con lei, anche se temevo che lei non mi rispondesse data l'ora.
La chiamai, e poco dopo mi rispose, aveva una voce diversa dal solito, una voce rotta, triste, e lo percepì dal telefono stesso, non stava bene, cercai di capire cosa avesse, a cosa era dovuto il tono della sua voce in quella telefonata ma a nessuna delle mie domande ricevetti risposta, mi arresi al fatto che forse magari non voleva parlarne, glielo avrei chiesto quando ci saremmo viste il giorno dopo.Le chiesi se le andava di venire un po' prima, volevo un po' di compagnia, così mi aiutava anche a sistemarmi, Anastasia sarebbe venuta dopo perché nella mattinata presto aveva un impegno e non poteva recarsi qui, ecco perché chiesi ad Isabel se le andava di venire prima cosicché mi avrebbe aiutato a sistemarmi evitando che lo faccia un infermiere e poi avevo anche voglia di vederla.
Al momento sono le 09:12, e sono distesa nel mio letto con il mio classico pigiama azzurro addosso.
Il mio colore preferito è l'azzurro, ecco perché amo tremendamente questo pigiama e poi è di una comodità eccelsa, anche se, devo dire che se fossi stata a casa mia, nel mio letto, di sicuro non sarei stata col pigiama, diciamo che per comodità preferisco stare in top, persino quando c'è il freddo gelo, ma questi sono i dettagli. Afferrai il telecomando posto nel mobile accanto al mio letto, avevo intenzione di vedere cosa davano alla tv, nonostante sia una cosa che odio, non ho molte possibilità di scelta per quando riguarda le cose da fare, perciò la accendo, ma tanto sono sicura che tra pochi minuti questa televisione sara ricoperta, nuovamente, da una schermata nera.Un rumore provenire dalla porta mi fece voltare di scatto, notai la maniglia lievemente abbassarsi come se chi stava aprendo avesse paura di svegliarmi, una mano si intravide dalla porta, e la riconobbi subito, grazie anche al fatto che il mio cuore iniziò a saltare di gioia in quel momento stesso che vidi spuntare una piccola parte del viso di quella meraviglia di ragazza.
<<Temevo dormivi>> sussurrò lei.
<<Nono entra pur->> mi bloccai alla vista di quello che i miei occhi avevano davanti in quel momento.
Credo che lei avesse capito il motivo della mia interruzione e abbassò lo sguardo. Ora capisco il suo tono di voce nella chiamata di ieri, c'era qualcosa, ed ora ne ho la conferma, una scarica di rabbia mi invase completamente, pensando che magari tutto quello che i miei occhi in quell'istante vedevano era stato causato da qualcuno.Lei era lì con un livido violaceo sul suo viso, mi fece stare male vederla conciata in quella maniera, molto, molto male.
<<Cos'hai in volto?? Chi è stato??>>
Le dissi senza staccare gli occhi da quell'enorme livido che aveva. Non rispondeva, teneva lo sguardo abbassato e gli occhi socchiusi.
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Due destini uniti da una foto.
RomanceDue destini uniti da una foto: Una fotografa di alto livello, mentre quel pomeriggio sfoglia le sue innumerevoli foto, si accorge che dietro quella vetrata che ha immortalato è presente una ragazza seduta in un tavolo mentre legge un libro...Può que...