Capitolo 72

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Cristel P.O.V

Non è possibile, non sanno fare niente in questo paese, una ragazza viene rapita, scomparsa da 2 giorni e non sono in grado di ritrovarla.

Mi manca, quel piccolo visino, i suoi sorrisi, dovevo scendere io a vedere chi fosse, io, non avrei dovuto permettere scendesse lei quella mattina, avrei dovuto proteggerla e così purtroppo non è stato, ho dato il via libera a quello schifo di uomo di portarla via da me, e ora? Ora dove sarà? Cosa le starà facendo, mi viene da piangere solo a pensarci, ma devo essere forte, per lei.

Ho paura, paura che le sia successo qualcosa, il mio cuore non smette di battere così velocemente nemmeno un secondo, devo trovarla.

Mi alzo dal divano, ed una mano mi blocca, quella di Cassandra, sono tutti qui, in casa mia, agenti, genitori di Isabel, Anastasia, Alexandra, tutti qui.

<<Dove stai andando Cristel, è pericoloso, resta in casa>> sussurra lei.

<<Ah è pericoloso?è pericoloso andare a cercare la propria ragazza, quando è stata rapita e qui non si fa un cazzo di niente per cercarla?>> urlo io verso i presenti in questa stanza. La signora Cassandra abbassa lo sguardo, il padre cammina senza sosta per tutta la stanza, Anastasia è in lacrime insieme ad Alexandra ed io sono tremendamente oppressa e nervosa.

Esco fuori di casa, salgo sulla macchina e subito un agente mi blocca.

<<Dove sta andando?>> domanda lui, chinandosi verso il finestrino.

<<Sto andando a cercare la mia ragazza, non siete in grado di farlo voi, mi arrangio da sola>> esclamo serrando la mascella.

<<Non può uscire è in stato vigilato>> ordina lui. Sorrido per un attimo guardandolo fisso negli occhi.

<<Nessuno, nemmeno lei, si può permettere a dirmi di non uscire a cercare la mia ragazza, è chiaro?>> sbraito io per poi premere il piede contro l'acceleratore.

<<Isabel, dove sei>> urlo affacciandomi dal finestrino, non c'era nessuno in giro, era tutto così dannatamente tranquillo.

Poco dopo mi blocco d'improvviso in mezzo alla strada. Il mio cuore inizia a battere, così forte da farmi paura, non riesco a controllarlo, cosa sta succedendo.

<<Isabel ti prego...>> sussurrai io battendo le mani contro il volante.

Riparto ed inizio a percorrere tutta la strada, sarà uscito fuori paese, esco, dirigendomi fuori paese, a cercarla.

<<Salve mi scusi, ha visto una ragazza con i capelli castani, gli occhi azzurri, con un ragazzo?>> domandai io abbassando il finestrino verso un signore.

<<No, non ho visto nessuno>> risponde lui, subito riparto.

È passata quasi un ora, che mi fermo a chiedere a tutti se l'avessero vista,  che il mio cuore non smette di battere in questa maniera invece di calmarsi un po', ho i nervi.

<<Cazzo>> urlo battendo le mani contro il volante, riparto, decido di uscire anche da questo paese, devo trovarla.

<<Isabel dove cazzo sei, perché non facevi scendere me quel giorno, perché cazzo. Cosa ti sta facendo, la qualsiasi cosa sappi che io ti troverò e ti porterò via da quel mostro, stai tranquilla amore mio, non permetterò a niente e a nessuno di portarti via da me, se lo trovo giuro sull'amore che provo per te che lo uccid->> mi bloccai subito premendo con tutta la forza il piede contro il freno.

Scendo dalla macchina.

<<Bastardo>> urlo andando incontro a lui che stava correndo fuori da una casa, si volta e sgrana gli occhi.

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora