Pov Cristel
Ero beatamente distesa sul divano, ho passato un pomeriggio davvero bello insieme ad Isabel, è davvero carina nei miei confronti, e di questo ne sono felice, mi sono trovata un amica davvero eccezionale.
Stavo tendando di guardare se riuscivo a trovare qualche programma interessante alla tv, ma niente, quindi decisi di spegnere tutto e rilassarmi un po'. Poco dopo un urlò proveniente dalle scale mi fa saltare in aria, era Anastasia, a volte dimentico che lei ha anche la chiave della mia casa, in caso di necessità, come queste in tal caso. Le urlai di conseguenza di salire, poco dopo eccola lì che sbuca dalla porta.
<<Eiii>> urlò lei, correndo verso me abbracciandomi. Mi strinse talmente forte che credetti di morire da un momento all'altro.
<<E... E... eiii>> cercai di dire ma stavo morendo soffocata <<Ana se non ti scolli io crepo>> risi affaticata.
<<Ops>> disse lei staccandosi dall'abbraccio, scoppiando in una sonora risata che contagiò anche me. <<Per carità di Dio non voglio tenerti sulla coscienza>> esclamò lei portandosi una mano sul petto.
Risi a quella scena. Dimentico a volte quanto pazza può essere. Mi alzai, sporgendomi col busto in avanti, afferrai le mie gambe e le lasciai cadere fuori dal divano, dopo di che rivolsi uno sguardo ad Anastasia, le sorrisi e battei la mano nel divano, facendole cenno di sedersi accanto a me.
<<Allora dimmi, come va>> esclamò lei. <<Ma sai, solita vita>> risposi ridendo. <<Oh beh, molto entusiasmo hai>> disse trattenendosi dentro la risata che le stava per venir fuori. Mi soffermai un po' a riflettere.
<<Ho voglia di uscire, di andarmi a divertire, non mi importa della sedia a rotelle, voglio continuare ad essere lo spirito libero che ero prima>> esclamai.
<<Non voglio che una stupida disabilità mi ostacoli il divertimento, la felicità, e soprattutto non voglio che ostacoli la mia libertà.>> continuai, ricevendo in risposta un piccolo sorriso da parte di Anastasia, che subito tolse e abbassò lo sguardo.
<<E poi andiamo sono giovane, ho bisogno di divertirmi, di svagare, voglio fare conoscenza, magari trovare qualche ragazza interessante>> dissi ridendo, ed un sorrisetto malizioso mi si formò in volto. All'ultima frase Anastasia spalancò gli occhi.
<<In, in che senso "Qualche ragazza interessante">> balbettò lei.
<<Beh si, divertirmi un po', perché no?>> esclamai io, confusa dalla sua reazione.
<<Beh, si, si, certo, se proprio vuoi>> ribattè lei grattandosi con una mano la testa distogliendo lo sguardo.
<<Mi faresti un piccolo favore, mi avvicini la sedia qui>> le chiesi, lei annui sorridendo, e si diresse verso la sedia a rotelle, l'afferrò e la trascinò verso il divano dove eravamo sedute.
<<Avvicinala verso me>> dissi e lei eseguì ciò che le dissi, la presi tra le mani la girai e la posizionai in modo tale che io riuscissi a sedermi, mi sporsi in avanti, poggiai le mani nel braccio del divano, misi un po' di forza <<Cristel che fai ti aiuto io ferma>> esclamò Anastasia <<Nono tranquilla, ci riesco sola>> misi un po' più di forza, con una mano girai la sedia verso me, mentre con l'altra reggevo tutto il mio corpo, e dopo che vidi che la sedia era perfettamente dietro me, mi lasciai cadere, buttandomi a peso morto, avendo la sedia con le ruote, andai indietro di un metro, scoppiai a ridere e notai anche la faccia di Anastasia, aveva uno sguardo misto sbalordito-meravigliato.
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Due destini uniti da una foto.
RomanceDue destini uniti da una foto: Una fotografa di alto livello, mentre quel pomeriggio sfoglia le sue innumerevoli foto, si accorge che dietro quella vetrata che ha immortalato è presente una ragazza seduta in un tavolo mentre legge un libro...Può que...