Capitolo 58

3.1K 152 15
                                    

P.O.V Cristel

Era bello stare in compagnia di Isabel, è simpatica ed io mi trovo stranamente bene al suo fianco. Quando le proposi di passare il pomeriggio insieme a me, la sua reazione mi colpii molto, era felice, molto, e non ne capii il motivo, ma mi lasciò un po' perplessa la sua reazione, ma al contempo ero felice che a lei la mia compagnia le piaceva, che lei con me stava bene, come del resto anche io. Ho promesso che la proteggerò, dopo quel brutto accaduto, e così sarà.

Dopo aver finito di pranzare decidemmo di guardarci un film, non uno in particolare, ma uno di quei film che danno alla tv. A me non piace guardare la televisione, ecco perché cercavo sempre di distrarmi mentre in quella scatola parlante passava un film giallo che tenne, per molto tempo, concentrata la ragazza al mio fianco.

<<Visto, era lui che l'aveva uccisa, che ti avevo detto, che ti avevo detto>> urlò lei mentre mi strattonava, risi a quella sua reazione.

<<Uh si certo>> risposi ridendo osservando la figura felice davanti a me.

<<Non so, ma devo farmi detective>> continuò lei, causando un aumento della mia risata. Lei fece la finta offesa e mise il broncio.

<<E dai sorridi>> dissi io dandole una pacca nella spalla.

<<Così?>> Esclamò allungando il suo sorriso a denti stretti, strizzando gli occhi, devo ammettere che vista così, mi fa tenerezza.

<<Così così>> dissi sorridendo. <<Brava, sorridi sempre Isabel>> continuai, lei aprì gli occhi e mi guardo per un po' di tempo seria, poco dopo sorrise <<Lo so che devo sorridere sempre, ma a volte proprio non mi riesce sai?>> disse abbozzando un lieve sorriso per poi, di conseguenza, abbassare lo sguardo.

<<Lo so, ma ti prometto che tutto passerà e sarai felice>> dissi io sporgendomi verso di lei per poi abbracciarla. Stranamente il mio cuore quando mi avvicino a lei, galoppa senza sosta. Non ho mai capito il perché, ma va bene così.

<<Grazie>> disse lei staccandosi dall'abbraccio per poi sorridere lievemente, le stavo per chiedere a cosa era dovuto quel grazie ma mi precedette <<Di esistere>> l'istinto mi portò ad abbracciarla e sentirmi felice era l'unica cosa che percepivo.

Isabel si alzò dal divano, con un po' di fatica <<Sono questi i vestiti che dovrei mettermi?>> disse lei indicando la montagnetta di vestiti posti su di una sedia. <<Si>> dissi mostrando un lieve sorriso <<Andrà a finire che il tuo armadio diventerà mio>> esclamò lei ridendo.

<<Mi vesto qui, o ti imbarazzi?>> disse lei rivolgendo un sorrisetto nella mia direzione, subito avvampai, ma cercai di camuffare ciò, e misi una mano in viso strofinando le tempie.

<<Si, si ti puoi vestire tranquillamente qui>> esclamai convinta, forse fin troppo. Non so cosa era di preciso, ma sono curiosa all'idea di scoprire il suo corpo.

Non se lo fece ripetere due volte, fece scivolare il tessuto, che al momento la copriva, al suolo. La saliva si prosciugò a quella vista. Sentii una scossa percorre tutta la spina dorsale ed il petto, lo percepivo io stessa, faceva movimenti su e giù in una maniera a dire poco incredibile. Un fisico perfetto, scolpito da chissà quali Dei. La fortuna sua è che indosso aveva l'intimo, se l'era messo poco prima iniziasse il film, altrimenti le sarei saltata addosso. Si voltò con tutta la sua tranquillità e mi sorrise ed io ricambiai il sorriso, forse si accorse del mio rossore, ma credo non ci abbia fatto caso. Mi si frantumò il cuore alla vista di quelle ferite presenti nel suo corpo, il pensiero si rivolse su chi poteva aver fatto un'azione del genere.

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora