Capitolo 46

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Pov Isabel

Era sera, dovevo uscire con Alexandra, era da un po' di giorni che non mi facevo sentire, avevo intenzione di raccontarle, un po', quello che in questo periodo mi stava succedendo, la mia assenza, le parlerò di Cristel, tutto, mi fido di lei e so che capirà e mi accetterà.

Mancava un ora ed io mi stavo preparando, ero appena uscita dalla doccia, mi misi l'accappatoio, e mi diressi in camera, dove lì ad attendermi, c'erano i vestiti già pronti, optai per una camicetta bianca ed un paio di jeans neri e ai piedi le mie superga bianche. Mi vestì ed ero pronta, mi misi seduta nel letto e cercai di formulare un discorso, il discorso che dovevo fare ad Alex, un sorta di paura improvvisa mi invase, e se non mi accettasse? e se questo influenzasse la nostra amicizia? Era questo quello che la mia mente formulava di continuo, ma cercai di rilassarmi, se davvero ci tiene, se davvero mi vuole bene, mi accetterà.

Mancava poco all'arrivo di Alex, mi avviai un ultima volta in bagno, mi guardai allo specchio, mi diedi un ultima sistemata ed ero pronta. Uscì dal bagno mi misi una giacchetta ed afferrai la mia borsa, che proprio borsa non è, non ne uso, è una sorta di zaino, mio fidato compagno di vita, non capisco quelle persone che usano le borse, ma non state scomode? A parte questi discorsi, mi diressi fuori dalla mia stanza, scesi le scale e mi affacciai dai miei nonni, che come al solito erano seduti a tavola che giocavano a carte, li salutai e mi affrettai ad uscire fuori, mancava poco e già Alexandra doveva essere qui a momenti.

Bip Bip

Eccola, è Alex. Scese dalla macchina e mi venne incontro abbracciandomi <<Quanto diamine di tempo è che non mi calcoli brutta bestia>> esclamò lei, stringendomi in un caloroso abbraccio, mi era mancata devo dire.

<<Lo so, lo so scusami, ti racconterò tutto, promesso>> dissi rivolgendole un sorriso <<Sarà meglio per te>> disse lei ridendo.

Salimmo in macchina e subito fece partire canzoni a raffica ed iniziammo a cantarle a squarcia gola come due matte. Arrivammo al bar poco dopo, entrammo e prendemmo posto a sedere, non era molto affollato e la cosa non mi dispiaceva affatto, amo quei posti dove non c'è tanta confusione, schiamazzi che ti ronzano in testa, e che prevale una lieve serenità e tranquillità intorno.

<<Che prendi?>> esclamò Alex sfoggiando un gran sorriso.

<<Ehm, non, non so, lo sai ogni volta che prendo ciò che prendi tu>> ribattei io scoppiando in una fragorosa risata che contagiò anche lei.

<<Non cambi mai, comunque, tavola calda?>> rispose lei continuando con una lieve risatina.

<<Sisi certo, ottimo, ok, va bene>> risposi io scatenando un risata ad Alex che subito smise appena vide arrivare il cameriere verso noi.

E ora come le dico tutto? come le dico che sono innamorata di una ragazza? come le spiego cosa è successo tra me e john? non le ho mai raccontato nulla, nonostante fosse la mia migliore amica, non le ho mai raccontato a nessuno, solo Cristel lo sapeva, se non fosse che si è dimenticata di tutto, ed Anastasia perché aveva saputo tutto dalla bocca di Cristel, ma mi fido di loro e mi fido anche di lei. Sono pronta a dirle tutto, ma una strana paura mi invase, cercai di mantenere la calma, respirai affondo cercando in un qualsiasi modo di tranquillizzarmi.

<<Isa, Isabel>> mi strattonò Alex <<Ti ho chiamata tre ore>> disse lei ridendo <<Ma a cosa pensi>> continuò lei.

Talmente ero avvolta dai pensieri che non mi accorsi che mi stava chiamando.

<<Ho, ho bisogno di parlarti>> esclamai io seria, guardandola.

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora