Capitolo 14

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Pov Cristel

Inutile dire che avevo un solo pensiero fisso in mente. Isabel.
Non la vidi più.

La cercai con lo sguardo, e vidi in lontananza la ragazza che era prima con lei, ma, di Isabel nessuna traccia.

<<Mi allontano un attimo Ana>> le dissi alla mia amica per poi allontanarmi. Dove diamine è.
Andai nei bagni, ma nulla, lei non c'era.

Ok. Mi sto preoccupando.

Sentì come una fitta al cuore.
Ho un brutto presentimento.

Cercai di uscire, ma arrivai all'uscita stremata, chi spingeva, chi si buttava addosso, bah.

Uscì, ma di Isabel niente, ancora niente. Nessuna traccia.

Sentì urlare.

<<Lasciami, ti prego >> quella voce.
Quella maledetta voce. Era lei.

<<Stai zitta troia e divertiti>> sentì questa voce provenire dal di dietro della discoteca, iniziai a correre.

Arrivai, e vidi una scena che mi fece perdere il controllo.
Un ragazzo che teneva la bocca di isabel chiusa, con una mano, e con l'altra stava cercando di abbassarsi i pantaloni.
Il vestito di Isabel era ormai tutto alzato.

<<Bastardo, brutto figlio di puttana>> urlai io, correndo verso di loro.

Lo presi scaraventandolo a terra.
Gli iniziai a tirare pugni senza mai smetterla neanche un secondo.

Non la doveva toccare non doveva per niente sfiorarla.
La rabbia mi pervase tutto il corpo.
Mi ero trasformata.
Quei mostri dentro me, hanno preso il controllo.

<<Come hai osato, sfiorare anche solo con mezzo dito quella ragazza >> urlai mentre continuavo a riempirlo di pugni in viso.

<<Rispondi, rispondi >> urlavo.

Lo alzai da terra. Ormai in viso, non si poteva vedere, il sangue gli usciva da tutti i lati.

Lo appoggiai nel muro.

<<Quella ragazza, quella lì >> gli urlai prendedogli la faccia, direzionandola da Isabel.

<<Guardala, figlio di puttana>> gli urlai.

<<Non va toccata. E tu hai messo le mani addosso a lei, gli hai messo le mani addosso, ed è per questo che ora ti subirai le conseguenze.>> iniziai a riempirlo di pugni nello stomaco.

Fino a quando sentì urlare

<<Cristel, Cristel, basta, ti prego >>
Era Isabel. Mi fece tornare alla realtà.
Era a terra con le lacrime.

Mi fermai, il ragazzo cadde a terra, privo di sensi, tutto dolorante.

Mi guardai per un attimo le mani.
Erano sporche tutte di sangue, il sangue di quel lurido porco.

Mi avvicinai a Isabel. Era a terra.
Con le lacrime, il volto perso, vuoto.

Pov Isabel

Urlavo e mi dimenavo contro di lui, la sua presa era troppo forte, non potevo fare niente. Mi alzò il vestito e mi tappò la bocca con una mano, e con l'altra si stava abbassando i pantaloni.

Fino a quando sentì urlare.

<<Bastardo, brutto figlio di puttana>>
Era lei, era Cristel. Le lacrime mi rigarono il viso.
Venne correndo verso di noi.
Lo prese e lo scaraventò a terra, si ci mise di sopra e iniziò a riempirlo di pugni. Avevo paura. Molta paura.
Quel ragazzo in viso non si riconosceva più, era tutto pieno di sangue, il sangue che gli usciva da tutti i lati.

Lei non si fermava, gli urlava contro che non doveva osare neanche mettermi un dito addosso. Le lacrime iniziarono ad uscire senza sosta. Lo alzò da terra e lo appoggiò al muro. Lo costrinse a guardarmi, dicendogli che non doveva assolutamente toccarmi, e che adesso ne subirà le conseguenze. Iniziò a prenderlo a pugni nello stomaco. Era diventata un diavolo. Negli occhi aveva la rabbia. Urlava, senza sosta. Avevo paura molta paura.

<<Cristel, Cristel, basta ti prego>> le urlai con le lacrime.

Lei ad un tratto, sentendo la mia voce, si fermò, il ragazzo cadde a terra.
La vidi avvicinarsi verso di me.

Volevo ringraziarla, ma non mi uscivano le parole di bocca.

<<Isabel, come cazzo ti è venuto in mente di bere in quella maniera, perché non hai reagito quando ti ha messo le mani addosso>> Mi disse.

<<Rispondi, che ti ha fatto?? Stai bene? >> Mi urlava.

Non riuscivo a rispondergli.
Vidi tutto sfocato.
Provai a dirgli qualcosa.

<<I-io, io non.. >>

Buio...

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora