Capitolo 63

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Isabel P.O.V

Mi svegliai tra le sue braccia, lei ancora dormiva. Non riesco ancora a crederci, si ricorda di me, mi ha detto che mi ama, e si è scusata per tutto, anche se infondo colpe non ne aveva. Ieri dopo tutto quello che è successo le chiesi se le andava di restare a dormire con me, senza che se lo facesse ripetere due volte, accettò.

Non riesco a descrivere cosa è stato per me dormire con lei, è stato così bello, e dolce, dormire tra le sue possenti braccia che mi coprivano, le sue mani che mi accarezzavano il viso affinché riuscissi a chiudere gli occhi, il suo bacio della buonanotte.

Addormentarmi appoggiata al suo petto con la dolce melodia del battito del suo cuore è stata la cosa più bella che potesse capitarmi.

Ed ora eccomi qui, a guardarla, è così bella, e quando dorme ancora più tenera, non che non lo fosse anche da sveglia, solo che quando dorme quella sua grande aria da dura si scioglie e sembra così piccola e indifesa. Mi avvicino leggermente verso l'incavo del suo collo, e mi sistemo dolcemente, non ho minimamente intenzione di svegliarla, voglio farla riposare dopo tutto quello che ha fatto per venire qui.

Mi ha raccontato tutto quello che è successo, come ha recuperato la memoria, quella foto, è stato un miracolo a parer mio. Mi ha raccontato di come ha preso il primo volo per raggiungermi, di tutto, e pensandoci, anche adesso, mi si allarga il cuore.

Poco dopo si sveglia e mi guarda per un attimo intensamente, ha ancora lo sguardo assonnato, subito dopo mi sorride dolcemente, si avvicina e mi sussurra sulle labbra <<Buongiorno amore>> per poi stamparmi un delicato bacio sulle labbra, sorrisi sotto a quel bacio, non riesco a credere che sia tutto vero, che sia la realtà.

<<Dammi uno schiaffo un attimo>> le dissi senza pensarci su due volte, vidi il suo sguardo tramutare da un  sorriso fino ad essere colto di sorpresa e confuso.

<<Ma come uno schiaffo?>> domandò confusa lei.

<<Si per favore, dammi uno schiaffo voglio capire se tutto ciò è frutto dei miei sogni o se è realmente accaduto>> esclamai scatenando in lei una fragorosa risata, si portò una mano alla testa, che scuotò leggermente.

<<Tu sei pazza>> disse lei, continuando a ridere <<Non te lo darò mai>> continuò.

<<Sono seria, credo che tutto ciò sia irreale>> dissi io ancora incredula.

<<So io un alternativa allo schiaffo che metterà ordine alla tua mente>> disse per poi scaraventarsi sulle mie labbra, mi feci cullare da lei, e dalle sue dolci labbra che accarezzavano delicatamente le mie, a rovinare il momento fu il bussare alla porta, sia io che lei ci staccammo subito ridendo per la situazione imbarazzante che si è venuta a creare.

<<Chi è?>> urlai io.

<<Servizio in camera>> urlarono dall'altro lato della porta. Subito mi alzai e mi diressi verso la porta, la aprii ed una signora mi consegnò la colazione che avevo richiesto ieri per oggi. La ringraziai e chiusi la porta.

<<Colazione>> urlai io ridendo, contagiando anche Cristel che mi guardava mentre era sdraiata sul letto.

Mi sistemai sul letto vicino a lei, ed iniziammo a mangiare, presi un cornetto e stavo quasi per mangiarlo, fino a quando Cristel si mise davanti e con un solo boccone se ne mangiò mezzo la guardai seria, facendo la finta offesa <<Che c'è? È buono>> esclamò, non resistetti e iniziai a ridere.

<<Ti sei sporcata tutta>> dissi ridendo, notando tutto lo zucchero a velo sparso dappertutto, persino sulla punta del naso.

<<Aspetta che ti pulisco>> continuai afferrando un tovagliolo, lei me lo tolse via dalle mani e lo posò.

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora