Capitolo 29

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Pov John

Finalmente quella puttana è andata via, i miei sono in viaggio all'estero e con questa situazione le ho raccontato una cagata, in modo tale da avere la certezza che non se ne vada.
Già dal suo tono, dal suo "Devo parlarti" ho capito che aveva da dirmi qualcosa, che in sostanza voleva allontanarsi da me, certe situazioni me lo avevano confermato, ma non potevo farla andare via, è una delle mie troie preferite, ci scopo da Dio con lei, il suo corpo è un incanto.
La uso per soddisfare i miei piaceri, e non c'è cosa più bella.
Ora con questa menzogna, ce l'ho in pugno, oh cara Isabel, tu non andrai mai via da me, altrimenti io avrò il coraggio di ucciderti, te, e il ragazzo che ti sta portando a lasciarmi.
Io sono molto, ma molto furbo e so usare la tua debolezza, la tua sensibilità, ecco perché.
Starai con me, sempre, perché altrimenti io ti perseguiterò.
E adesso, non puoi, non puoi lasciare il tuo ragazzo proprio mentre ha il padre in fin di vita ahahahah.

Pov Isabel

Dopo che i miei pensieri, tutti rivolti a ciò che era appena successo, cioè della condizione di fin di vita del padre di John, a lui che mi ha detto quelle cose, etc... finirono, mi accorsi di essere arrivata.

Ero arrivata da Cristel, suonai, e lei mi aprì, appena salita, bussai e la trovai con una ragazza, un senso di gelosia mi pervase. Ora chi è questa?

Avevo i smeraldi di Cristel fissi su di me, sembrava felice di vedermi.
Ma io in quel momento avevo in mente la ragazza con cui la trovai.
Chi era? Era forse la sua ragazza?

Entrai e mi avvicinai a lei, lei senza un minimo di timidezza, mi porse la mano presentandosi, perfetto si chiama Anastasia.
Io feci lo stesso, dissi il mio nome.
Ma appena la mia bocca pronunciò ISABEL vidi i suoi occhi spalancarsi alla mia vista e buttare un'occhiata a Cristel. Cosa vuol dire tutto questo?

I miei pensieri furono distolti da Cristel che mi chiese se volevo restare a mangiare una pizza, assieme a loro.
Quale modo migliore per capire chi è la ragazza che si trovava assieme a Cristel.

Mi allontanai da loro per chiamare casa ed informare che non sarei tornata a cena, ma sarei rimasta fuori a mangiare una pizza con amici.

Mentre attendevo al telefono, notai che parlavano, che si bisbigliavano delle cose, provai, con risultato altrettanto scadende, a sentire cosa si dicessero ma nulla, erano troppo lontane.

Finì la conversazione che mi avvicinai a loro.

Che subito Anastasia prese parola.

<<Allora, Isabel, parlami un po' di te, nell'attesa che arrivi la pizza.>>

Diretta devo dire, questa ragazza mi guarda strana, come se fosse sorpresa di vedermi, felice di aver fatto la mia conoscenza.

<<Beh, diciamo non ho nulla da dire in particolare di me, ho 17 anni, vivo qui, non studio, ma cerco un lavoro che mi piaccia, ma che ancora non riesco a trovare, non ho molto da raccontare>> Dissi io, si mostrava davvero interessata al mio discorso.

<<Okay, ottimo, va benissimo, grazie per la disponibilità nel rispondere alla mia domanda>> Mi disse, lanciando uno sguardo verso Cristel, che stava guardando come proseguiva il discorso tra noi due

<<Ehmm, sei fidanzata??>> Esclamò, ma cosa le importa?

<<Anastasia ti pare il modo?>> intervenne Cristel.

<<Nono, Cristel, lascia fare, mi piace rispondere a domande, comunque sia, in teoria si, ma diciamo non, non va.>> Dissi con lo sguardo abbassato.

<<In che senso? >> Esclamò.

<<Non l'amo, e poi mi, mi tratta male, non, non voglio scendere nei particolari>>  Abbassai lo sguardo.

<<Ah mi dispiace Isabel>>
Mi disse, sembrò davvero dispiaciuta.

<<Oh, tranquilla, fa nulla.. >> ribattei.

Anastasia, lanciò uno sguardo a Cristel.

Suonarono al campanello.

<<Pizzaaa>> Urlò Cristel facendoci distrarre da quella situazione.

Andò ad aprire, pagò, e prese le pizze.
Io ed Anastasia ci offrimmo di pagare, ma lei insistette dicendo no, fino a farci stancare di ripeterlo.
Almeno la mia parte volevo pagarla.

Ci sedemmo a tavola.
E iniziammo a mangiare...
Parlavamo del più e del meno.
La pizza era buonissima, ed Anastasia è davvero simpatica.

Volevo sapere solo come si conoscevano, che c'è tra loro e tutte queste cose.

<<V-voi due come vi conoscete?>>
Dissi io.

<<L'ho conosciuta in un corso di fotografia>>Disse Cristel guardandola.

<<E siamo subito diventate amiche, è la mia migliore amica.>>
Intervenne Anastasia.

<<Sapessi che tizia antipatica era questa qui, all'inizio>> Continuò lei, che venne subito fermata.

<<Anastasia! Shhh>>
Disse lei diventando imbarazzata.

<<Cristel, ahahahha non fare così, è giusto che io sappia racconta, racconta, come era??>> Vidi gli occhi di Cristel spalancarsi e guardarla come per impedirle di farlo ma Anastasia non ritardò a rispondermi.

<<Devi sapere che prima la ragazza che tu hai accanto, era una tipa aggressiva, scontrosa, tutt'altro diversa da come è adesso, ma io le sono sempre rimasta vicino sapevo che dietro quella corazza da dura c'era una persona dolce, speciale, simpatica, affettuosa, una persona davvero speciale e anch->> venne bloccata.

<<Eeeehmmm può bastare Ana.>>
Disse interrompendo il suo discorso.
Ma perché era così? E perché è cambiata?? Lo scoprirò...

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora