Uscii di casa, dovevo andare a comprare un po' di cose, il supermercato era super giù vicino casa mia, quindi andai a piedi.
Mi rilassa molto più che con la macchina.Mentre camminavo controllavo la lista delle cose che mi mancavano.
Avevo intenzione di fare un dolce, a pranzo, non ne facevo da un sacco di tempo.
Arrivai al supermercato entrai, ogni volta mi sentivo talmente piccola lì dentro, era enorme, altro che supermercato.
Avevo quasi finito, cercavo quella maledetta farina, non riuscivo a trovarla.
Camminavo reparti reparti, fino a quando alzai lo sguardo e non potevo credere ai miei occhi.
Era lì.
La ragazza della foto, la ragazza dagli occhi blu cielo, la ragazza dallo sguardo pensieroso, la ragazza che aveva un libro in mano.
La ragazza che adesso è incorniciata e appesa nel mio studio.
Era lì. In tutta la sua bellezza, mi incantai alla sua vista. Era meravigliosa.Era intenta a prendere un pacchetto di brioche, erano messe troppo in alto per lei.
Mi accorsi che l'altezza non è il suo forte.
Certo non è proprio una nana, ma rispetto a me che sono 1,80 è davvero bassa.
Io sono troppo alta, ma lasciamo i particolari. Devo andare ad aiutarla.
Mi avvicinai a lei da dietro, alzai il braccio, presi il pacco di brioche e lo diedi a lei.
<<Ecco a te>>dissi sorridendole.
Mi stavo sentendo il cuore esplodere.<<Oh ehm g-grazie mille>> disse lei diventando tutta rossa in viso.
La sua tenerezza mi riscaldò il cuore.
Mi sentivo viva in quel momento, non mi sentivo così da anni.<<CRISTEL SMETTILA VAI VIA, LONTANA DA QUESTA RAGAZZA>>
la mia testa ripeteva.Restai a guardarla fissa in quegli occhi blu come il mare, il mio riflesso nei suoi occhi mi fece perdere un battito. Mi incantai nel vederla.
<<Di niente, ho visto che eri in difficoltà e quindi sono arrivata in aiuto>> dissi facendo una lieve risatina per la differenza di altezza che c'era tra di noi.
Lei se ne accorse è arrossì.
<<Oh beh si in effetti sei altissima>> mi disse ridendo.
Dio la sua risata. Portatemi un registratore, ora, in questo istante, è diventata la mia musica preferita. La ascolterei per ore.
<<Piacere io sono Cristel>> le dissi sorridendo e porgendole la mano.
<<Io sono I-Isabel> disse lei stringendo la mia mano e arrossendo nuovamente.
Capii che era davvero un ragazza timida.A quella stretta di mano, mi sentivo le gambe tremare e il cuore accelerare.
Dovevo dirle se aveva intenzione di posare per qualche mia foto.
<<Ehm io volevo chiederti una cosa>> dissi.
<<Ti andrebbe di posare per qualche mia foto>> continuai.
<<Io? P-posare per le tue foto? Non credo riuscirei non sono capace>> disse lei.
<<Tu sei una fotografa?>> Continuò.
<<Si, non so se hai mai sentito parlare di me qualche volta. Sono Johnson, Cristel Johnson lavoro nel settore della fotografia da molti anni>> dissi.
<<Ti ho vista ed ho notato subito la tua bellezza>> continuai senza rendermene conto.
A questa frase notai le sue guance prendere fuoco.
COSA CAZZO HO APPENA DETTO
pensai.Arrossii pure io pensando a quello che mi è scappato di bocca.
<<Ho capito chi sei. Ho visto delle tue foto ad una mostra, erano bellissime>> Disse lei.
<<Grazie mille>> dissi sorridendole.
Un sorriso così vero non mi usciva da tanto tempo.<<Quindi ti va di posare per qualche mia foto? Non voglio costringerti a fare una cosa che tu non ti senti di fare, assolutamente. Se accetterai mi farebbe davvero piacere, se non ti va, va bene lo stesso.>> dissi io cercando di tranquillizzarla, le sorrisi.
Lei ricambio il sorriso.
<<Ti farò sapere>> mi disse.
Anche se a quella frase persi una metà delle speranze che avevo.
<<Pensaci, e semmai mi fai sapere. Io ti lascio questo>> dissi porgendole il mio bigliettino con tutte le informazioni.
<<E se ti va quello è il mio indirizzo, puoi venire quando vuoi>> le dissi con il sorriso.
<<Va bene, grazie mille per la proposta>> mi disse.
<<Oh di nulla. Spero che accetterai. Io ti aspetto comunque. Adesso vado, è stato un piacere fare la tua conoscenza Isabel, passa una buona giornata>> le dissi porgendole la mano.
<<Anche per me è stato un piacere Cristel. Ti faccio sapere. Buona giornata anche a te.>> Mi disse stringendomi la mano.
Ci salutammo.
Andai alla cassa pagai. Uscii fuori da quel supermercato.
Durate il tragitto di ritorno a casa, pensavo a quello che era successo.
Non ci riuscivo a credere.
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Due destini uniti da una foto.
RomanceDue destini uniti da una foto: Una fotografa di alto livello, mentre quel pomeriggio sfoglia le sue innumerevoli foto, si accorge che dietro quella vetrata che ha immortalato è presente una ragazza seduta in un tavolo mentre legge un libro...Può que...