Capitolo 12

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<<Ei io ti ho sempre capita, e se a te non ci tenevo dopo come mi trattavi sarei già andata via, ma sapevo che dietro quella Cristel, dura, aggressiva, c'era una Cristel che aveva bisogno di dolcezza, c'era una Cristel, buona, dolce, gentile, io lo sapevo e l'ho sempre saputo. Sono felice che quella corazza che ti eri costruita adesso è distrutta. E non devi minimamente chiedermi scusa, assolutamente, io ti voglio bene, davvero tanto, so che stavi male, e per questo nonostante tutto ti sono sempre rimasta vicina, aspettavo questo momento, sapevo sarebbe arrivato.>>
Mi disse lei asciugandomi quelle poche lacrime che mi restavano.

Ero felice, felice delle sue parole, felice all'idea che lei mi aveva capito, dall'inizio. Felice di avere una amica speciale come lei. Di cui potermi fidare.
Le avrei raccontato di Isabel.
Ma in un'altra serata questa non mi pareva il caso.

<<Ora basta, asciughiamoci queste lacrime e andiamo a divertirci come non mai. >> le dissi io euforica.

<<Hai scelto qualche bel posticino??>>
Continuai.

<<C'è un'inaugurazione di una Discoteca, che ne dici se andiamo a divertirci li eh?? >> disse lei euforica più di me.

La solita pazza. Accettai e ci dirigemmo fuori casa prima volevamo farci un giro e poi più tardi andarci. Ancora troppo presto era.

Pov Isabel

Ormai erano passati giorni, ed io non l'ho più vista.
Non l'ho più vista, ma nei miei pensieri è stata sempre presente.
Da quel giorno che la lasciai lì e scappai.
Ma perché lo feci?
Perché scappai?
Avevo forse paura di quella stranissima sensazione che sentivo appena entravo in contatto anche solo con i suoi occhi?
Beh, forse.
Ma perché? Io sono etero.
L'ho sempre saputo.
Mi sono fidanzata solo con ragazzi fino ad ora, mi sono fidanzata con John.
Beh si, John. Con lui, ormai fingevo.
Non sentivo più nulla, ad ogni suo bacio, non c'era più niente di quello che io ritenevo "magico" all'inizio che mi misi con lui.
Ero forse il suo gioco, mi ero stancata di farmi usare da lui, ecco perché anche cercavo di evitarlo.
Ma era pur sempre il mio ragazzo ancora, lui mi ha aiutata molto, non potevo lasciarlo, anche perché lui, beh si, lui mi amava, e forse ancora anche io, solo che ho bisogno di tempo, di un....MAAAA CHE DIAMINE DI CONFUSIONE.

Sto per uscire pazza. Devo dimenticarmi di quella ragazza e subito. Non la dovrò più rivedere, mai.

I miei pensieri furono fermati da una suoneria.

DRIIIIIIN DRIIIIIIIN

<<Alexandra>>

Alexandra era la mia migliore amica. Da sempre, da quando eravamo piccole. Era fondamentale per me questa ragazza, non so che avrei fatto senza lei, senza i suoi consigli, senza la sua pazzia. Sarei uscita pazza.

<<Aleeeeex ti ha forse mandato Dio. Mi hai distratta dai pensieri che mi stavano assillandoo, beh allora dimmi dove andiamo alla fine?? >> le dissi io felicemente elettrizzata.

Oggi devo scordarmi di tutto, tutto. Anche come mi chiamo.

<<Ohhh certo che si, c'è un'inaugurazione di una discoteca, di un ragazzo che conosco, andremo lì, confermato. >> disse lei euforica.

<<Perfetto ti aspetto stasera per le 9 testolina pazza. Oggi ci si diverte devi farmi scordare persino chi sono. Hai questo compito >> le dissi.

<<Ohhh qui abbiamo una Isabel innocente, che sta diventando tutt'altro??? Mhh bene. Porterò a termine il mio compito.
A stasera baciii>> disse per poi riattaccare.

Entrò John in camera mia.

<<Ei amore >> disse lui

<<Ei John stasera esco con Alex, se per te non è un problema >> gli dissi.

<<Niente affatto divertiti amore, io starò qui a casa, mi riposo un po'. >> mi disse dandomi un bacio.

È così dolce, ma che sto facendo in questo periodo, lo sto trascurando.

Gli diedi un bacio, uno di quelli belli approfonditi.

Niente, non sentì niente.

CAZZO. Ma perché??

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora