Capitolo 48

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Pov Isabel

Si ok, ho fatto una pazzia, ma forse, forse così si ricorderà un po' di me.
Mi infilai la maglietta ed uscì dal bagno, lei restò pietrificata, non disse una parola, poco dopo di scatto chiuse gli occhi, mosse la testa e si portò una mano nelle tempie.

Si è ricordata?
Non ci posso credere.

Corsi verso di lei, lei spalancò gli occhi e per un attimo mi guardò stranita. Mi fissò attentamente negli occhi.

<<Cr-Cristel tutto bene?>> esclamai io immersa nei suoi smeraldi di un verde così acceso, non ricevetti nessuna risposta, mi guardò per qualche secondo in completo silenzio.

<<Cristel, rispondimi, che cosa è successo? Stai bene?>> continuai io afferrandola dal viso con entrambe le mani indirizzando i suoi occhi verso i miei.

<<No, cioè, ehm si, scusami non farci caso, un giramento di testa>> ribattè lei socchiudendo gli occhi, massaggiandosi la testa.

Ed io che credevo si fosse ricordata di me.

Nulla. Non si ricorderà mai più di me è inutile che ci provo, ormai il mio ricordo è stato rimosso, e purtroppo, definitivamente.

<<Si-sicura Cristel?>> ribattei io, cercando un briciolo di speranza, che anch'esso venne perduto.

<<Sisi, scusami, un giramento di testa>> rispose lei, sfoggiando un sorriso. Almeno sta bene.

Ma allora perché ha reagito così appena mi ha vista? Vabbè lasciamo perdere.

<<Ehm allora, si ok, se stai bene>>
Dissi io sedendomi nel letto facendomi spazio vicino a lei.

<<Questo è l'importante, che stai bene>> continuai io, rivolgendole uno sguardo.

<<Okay>> disse lei sorridendo, ok, ammetto che questa situazione mi sta mettendo in imbarazzo, mi alzo e mi dirigo verso l'armadietto, afferrò le ultime cose, e le posiziono nella valigia.

<<Hoo finitoo>> dissi urlando buttandomi sopra la valigia cercando di chiuderla. Ma quante cose le ha portato Anastasia, la valigia l'ha fatta lei, ma dico, non poteva mettere meno cose?

<<Cazzo>> esclamai <<Ma... >> continuai, col respiro mozzato dallo sforzo che stavo facendo, sentì una risata provenire da dietro me, mi voltai con lo sguardo e vidi Cristel piegarsi in avanti per via delle risate che le stavo causando.

<<Ma ti pare il modo? Io mi sto sforzando e tu che fai? Ridi? >> Dissi io ridendo appresso a lei.

<<Ricordami di uccidere Anastasia, quanta roba ha portato>> esclamai io in preda alla furia, quella maledetta valigia non voleva chiudersi, dopo milioni di sforzi, gomitate, e tante, ma tante risate da parte di Cristel, la valigia si chiuse. Mi alzai, passai il dorso della mano nella fronte in segno di sfinimento, e mi voltai verso Cristel che smise subito di ridere appena vide il mio sguardo esausto, si morse il labbro cercando di trattenere la risata.

<<Ridi, ridi, non trattenerti>> esclamai io sfoggiando uno di quei sorrisi veri che mi si forma automaticamente quando i miei occhi vanno incontro a così tanta bellezza.

<<Come? Scusami se rido, ma sei, sei divertente>> scoppiò di nuovo in una fragorosa risata, che stavolta non contagiò anche me perché mi persi un attimo nel guardarla, ogni volta mi innamoravo sempre più, e sono sicura che più passerà il tempo più mi innamorerò di lei, del suo sorriso e della forma delle sue labbra che lo formano, del dolce suono, che alle mie orecchie è pura musica, della sua risata, dei suoi immensi smeraldi, e delle tonalità che assumono a seconda della situazione, di quelle mani, così morbide, se stretti tra la mie mani, delle sue braccia che mi avvolgono e mi sento a casa, delle miriade di sensazioni che si scatenano alla sola vista di così tanta bellezza, dei suoi sguardi e dei suoi gesti che mi incantano come se fosse la prima volta che la vedo, che la incontro.

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora