Capitolo 7

4.6K 211 7
                                    

Pov Isabel

Ero quasi arrivata, mi sfioravano molti pensieri per la testa e non capivo il perché.

Ero ancora con quegli occhi smeraldo nella mente. Da questa mattina.

Ci sto andando sono curiosa.
Poi alla fine sono delle foto.

Perché no?

Arrivai davanti alla porta il cuore mi accelerò, ed io cercavo di farlo smettere. Ma perché batteva così??

Suonai.

Pov Cristel

Avevo finito di lavorare.
Ho editato alcune foto, le ho messe in download. Ho navigato un po' così, sui social. Passò un po' di tempo.

E me ne andai.

Ero nelle scale pronta a salire a casa, quando ad un certo punto sento il campanello suonare.

Ma chi era???

<<Oddio guarda che c'erano altre persone e me ne sono dimenticata >>
Esclamai.

Scesi giù, aprì la porta del corridoio, mi diressi al portone e aprì.

Il cuore ad un tratto si fermò per un attimo per poi riprendere ad un ritmo fuori dal normale.

Non sentivo più nulla intorno, se non il mio cuore battere e sentirlo salire fino alla gola.

Non vedevo più nessuno.
Solo io, e lei.

Era lì, sulla soglia della porta.

È bellissima pensai.

È venuta, non posso crederci.
Avevo i suoi occhi puntati contro i miei. Non volevo altro. Solo questo.

<<Ehm ei ciao, c-che sorpresa!! >>
Esclamai sorridendo. Un sorriso vero. Cercando di far uscire qualcosa dalla mia bocca.

Ma perché sto sentendo tutte queste sensazioni dentro di me.
Per lei, per una ragazza che neanche conosco, perché??

<<Ciao, mi avevi proposto una cosa, quindi, bene, eccomi qui>>
Disse lei sorridendo e facendo una lieve risatina.

<<Oh beh, s-si certo, entra pure, accomodati, in quella porta c'è il mio studio, puoi andare anche avanti>>
Le dissi sorridendo.

Lei andò lì, era davanti la porta del mio studio. Immobile.

<<Cosa è successo? Tutto bene?? >>
Dissi

<<Eii stai bene? Cosa è successo, rispondimi>> Le dissi avvicinandomi a lei.

Mi avvicinai alla soglia della porta del mio studio. E lei guardava un punto fisso. All'inizio non capì, cosa stesse guardando, alzai lo sguardo, nella sua stessa direzione.

Oh cazzo! Il quadro pensai.

Per un attimo me ne ero dimenticata.

<<Ma ma q-quella s-sono io>> disse lei con una voce misto sorpresa e imbarazzata.

<<Si, sei tu.>> le dissi diventando un pomodoro in viso.

<<Ehm ma perché sono appesa lì, cioè quando è successo, non mi>>
La bloccai.

<<Entra, siediti, ti racconto adesso tutto>> le dissi sorridendo.

Lei si sedette, ed io presi una sedia e mi sedetti di fronte a lei.

<<Bene, allora, un giorno, avvolta dai miei pensieri, uscì di casa a fare qualche foto, qui, in giro. Tu non lo sai ma io quando sto male faccio foto per rilassarmi, e quindi, sono uscita, e dopo una miriade di foto, mi colpì una vetrata, era tutta decorata, aveva addobbi di tutti i tipi e decisi di immortalarla. Dopo un po' mi venne fame, e andai in un bar a mangiare qualcosa, mentre aspettavo la mia ordinazione, presi la mia fotocamera ed iniziai a sfogliare le foto che avevo scattato, e notai una foto in particolare, era quella vetrata che mi colpì, di quel ristorante, dove in uno dei tavoli all'interno, c'eri tu, seduta, con un libro in mano, con lo sguardo rivolto fuori, pensieroso. Non mi accorsi di chi c'era all'interno, scattai e basta, non ci feci caso. Mentre sfogliavo le foto poi mi accorsi di una figura, bellissima, devo essere sincera che mi colpì, tanto da lasciar andare la mia ordinazione, non avevo neanche finito di mangiare, mi scaraventai fuori dal bar correndo come una matta, tornando in quella vetrata, volevo vedere se c'eri ancora, ma tu, tu non c'eri. >>
Le raccontai tutto quello che era successo, guardandola negli occhi.
Tutto il tempo, non levai gli occhi dai suoi. Mi persi nei suoi occhi.
Vidi un sorriso nel suo volto.
Ed ero davvero felice e serena. Anche se non sapevo il motivo.

<<Ah, wow, non me lo aspettavo. Quindi tu sei tornata lì, correndo per vedere se c'ero??>> disse lei sorridendomi imbarazzata.

Senti le guance prendermi fuoco.

<<Si, è così >> dissi con un filo di voce.

<<Perché? >> mi disse lei immergendo i suoi occhi nei miei.

Non sapevo cosa dirle.

Il mio cuore a quella domanda perse un battito.

Due destini uniti da una foto.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora