Capitolo 4

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NICOLAS'S POV.

Li rivoglio, tutti e due.

Voglio capire meglio il perché.
Perché ha rovinato tutto?

Continuo ad essere convinto di non aver inteso qualcosa.

Il punto è cosa, mi sfugge?

La testa fa un male!
Ho un mal di testa come pochi, ed io non ho mai sofferto di mal di testa.

Vaffanculo!

Forse dormire, sarebbe la soluzione.

Dovrei arrivare lì con la mente più riposata e per tale motivo riflettere meglio.

Anche se ne dubito fortemente.

Sarei in grado di fare tutto, tranne che pensare in maniera obbiettiva.

E invece devo!
Farla agitate o altro, non sarebbe buono, per entrambi.

Al momento, Giulia può essere considerata come quella promozione 'prendi due paghi uno' o 'due piccioni con una fava' .

Già che sono lì, riprendo a lavorare.

Il lavoro nella vita, ha il suo ruolo, mantiene degli equilibri interiori molto importanti.

Riuscì a collegare il mio lavoro, al futuro di mio figlio.

Spero e desidero il meglio per lui o lei.

Ovviamente ho in mente destini ben diversi.

Le mie son solo idee, ma farò in modo che decidano il loro destino.

Qualche ora più tardi, appena atterrato, la prima cosa che faccio è di prendere il telefono, fregandomene dell'orario.

La chiamo, nel mentre prendo la strada per tornare a casa, sicuramente sarà lì.

'Pronto?'
Che carina, stava dormendo.

Vedo nella mia mente, Giulia con i capelli rovinati, gonfi e quei suoi occhietti piccoli piccoli che verranno strofinati dalle sue mani e successivamente sbadigierà.

'Giulia sono io.
Volevo dirti che, sto andando a casa nostra.
Se te la senti, possiamo parlare anche adesso'
Le mie labbra si bloccavano, mi veniva difficile parlare.

E con molta probabilità, sto risultando di un idiota incredibile.

D'altro canto, interessata anche lei a parlare, evidentemente, non mi fa parlare più, ma.

'No!
Vengo subito'
Quel affermazione mi svegliò, considerando il tono squillante e arzillo con cui mi rispose.

Però, dove si trova?

Tornato a casa, fui costretto ad aprire le finestre, così da far cambiare quell'aria pesante ed asfissiante.

Sistemai quelle poche cose che avevo con me.
Preparai un bicchiere d'acqua e dei biscotti.

Una volta prese le precauzioni per uno, spuntino notturno, mi stendi sul divano.

Entrò in casa, con il suo mazzo di chiavi.

Quando la vidi, così bella, anche con una semplice tuta nera addosso, non capì più niente.

Ahh, veramente penso che persona più sfigata di me, non ne troverete mai!

Spero che il capitolo vi sia piaciuto, volevo chiedervi se si legge il capitolo precedente.

Domanda del giorno.
Materia preferita.

Le mie sono: scienze, storia e spagnolo.

Le mie tre S 😂😂😂💙💙💙

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora