Capitolo 73

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Non so a quanti di voi potrebbe interessare, ma oggi è il mio compleanno😍

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Da quel giorno, è passato un anno. Il mio sogno del matrimonio perfetto distrutto, la mia opinione sul vero amore, svanita.

"Sicura di poter pensare a Giorgio?"
Ingrid mi ha promesso di potersi occupare del piccolo stasera.

Io sarò con Matt, a casa sua, a mangiare qualcosa.

Ho parlato con Ingrid, com'è giusto che sia. Non voglio che ci siano dei problemi fra di noi.

E lei è completamente in disparte e felice.

'Quel deficiente di mio fratello si merita una lezione. Poi sarebbe strano che nessuno si faccia avanti, sei una bella ragazza'
Fu il suo pensiero e lo condivise con me.

"Va bene. Mi raccomando amore fai il bravo"
Mi abbassai e diedi un bacio sulla testa al mio piccolo principe.

"Vado un attimo in bagno e torno"
Il bagno al piano inferiore è occupato da Finn che si stava rasando la barba.

L'altro è al piano superiore, dove c'è in esilio Nicolas.

Sono costretta a salire sopra, vabbè dai. Se mi sbrigo, non ci sarà nulla di cui temere.

Con la massima cautela, senza farmi sentire, prima che possa uscire dalla sua camera, sulla quale aspettai di sentire un qualsiasi rumore.

L'unica cosa che sentì era il suo profumo. Lo stesso, forse più pungente o più forte.

Sussultai, ricordandomi dell'appuntamento con Matt.

Un po' d'acqua fredda su collo e polsi e andrà molto meglio.

"Scusa"

Erano un anno che non ci vedevamo, non sentivo il profumo della sua pelle, il calore del suo abbraccio, quel sorriso luminoso e gli occhi meravigliosi.

Proprio ora doveva entrare in bagno?

I nostri cuori e le nostre anime non riuscivano più a smettere di tormentarsi, soffrivano molto per questa distanza.

E ancora una volta, si vede la stupidità dell'essere umano, il quale voleva seguire il proprio cuore, ma non ci riuscì, rimanendo solo per l'ennesima volta.

Devo andare via.

"Come stai?"
Domandò con un leggero imbarazzo, ma tranquillità.

Entrambi siamo nervosi, non riusciamo a distogliere lo sguardo fra i nostri occhi e corpi.

Fino a guardare la sua gamba che coperta da un pantalone sportivo grigio, sembrava normale ed un grado di sostenere il peso delle ossa.

Qualcosa, azionò i nostri corpi.

Liberi di muoversi come più piacevano.

Tornammo ad essere marito e moglie, per poco, sottolineando il nostro continuo interesse verso l'altro.

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora