Un amore impossibile 4

Capitolo 80

Buon, sebbene in ritardo, per Halloween ed Ognissanti.

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"Direi che ci siamo"
Dissi, sospirando nell'attesa di vedere i miei bambini.

Sono in clinica da tre giorni, domani verso le sedici, farò il cesario.

Tenendo pronta almeno una culla termica, fra i parti gemellari è comune di averne bisogno per almeno uno bei bambini.

Spero veramente tanto che tutto fili liscio, nonostante sia abbastanza serena e tranquilla.

Io e Nicolas abbiamo tirato su un bel maschiaccio, forte e sicuro come noi due. C'è tanta strada da fare, da domani sarà il triplo.

Fatica tanto ripagata.

"Come stai?"
Mi domandò mio marito, sistemando ciò che potevo richiedere stanotte. Acqua, un bicchiere pieno, una coperta in più, le auricolari, il caricabatterie col telefono e qualcosa da sgranocchiare.

Il cibo inizia a piacermi veramente tanto, merito di queste due pesti qui.

Ogni volta che il loro fratellino gli chiede di muoversi, si vedono delle manine.

Quel medesimo spettacolo avviene quando sono nella vasca da bagno e Nicolas mi abbraccia.

Effettivamente noto che al contatto dell'acqua si agitano o si agita.
Chi lo sa, qualche promettente nuotatore?

Vedremo.

"Bene, spero solamente che siano di ottima salute"
Continuavo a toccare la mia pancia, oramai giunta al termine della sua espansione.

Mio marito strinse la mia mano alla sua.

"Non preoccuparti, o devo ricordarti chi sono i genitori?"
Sorrise.

Non per vantarci, ma siamo bravi, le nostre spalle larghe ci permetteranno di essere pronti a qualsiasi cosa, di non essere colti alla sprovvista dalle difficoltà che ci aspettano ancora.

"Sonno?"
Continuò a chiedere, riempiendoci di coccole.

Ah, che bravo papà e marito.

"Un po', poi con queste carezze, mi metti KO"

"Allora aspetto che ti addormenti e poi andiamo a casa"
Giorgio dorme nel passeggino da più di due ore, il mio principino.

"Ma no, Giorgio dorme da un po'. Per favore, quel passeggino sarà scomodissimo"
E se avesse dormito male? Una mamma deve pensare a tutto, a qualsiasi cosa.

"Te dormi che noi leviamo le tende"
Finsi di addormentarmi sul colpo, come farebbe un bambino.

"Così va bene?"
Sussurrai.

Inutile dire quanti sforzi abbiamo fatto per non ridere forte e disturbare gli altri pazienti.

Anche perché la cazziate dell'infermiera antipatica, non sarebbe ne gradita né sopoortata da mio marito. Le darebbe del filo da torcere, potrà farlo in altre occasioni, ma fra stanotte e domani gli è vietato.

"Si, dormite bene"
Prima di andarsene, mi diede un caldo e dolce bacio sulle labbra.

Ovviamente, non poteva salutare i nostri piccolini, diede un bacio anche a loro.

Finalmente domani vi potrò abbracciare.