Capitolo 57

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Grazie a coloro che hanno capito la mia situazione. Oggi pubblicherò due aggiornamenti, per farmi perdonare.

Vi ricordo di seguirmi su Instagram. abeautifulsmile_fede.

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La nostra luna di miele, fu come il matrimonio. Mille volte meglio di quanto me lo aspettassi. Al suo interno vi era la qualunque: romanticismo, divertimento, avventura.

La vacanza dei sogni, dei miei sogni. Per non parlare delle quantità industriali di cibo ingerito.

Esatto, la gravidanza. Beh, sono in clinica oramai da quasi una settimana, il piccolo Giorgio dovrebbe nascere fra domani e dopodomani, però, dato i piccoli scherzi fatti qualche giorno fa, tale e quale alla madre, i medici mi hanno consigliata di restare qui più del previsto.

Ho una pancia enorme, rotonda e sul punto di esplodere. Devo ammettere che mi mancherà averlo sempre con me, protetto e al sicuro, ma al solo pensiero di vederlo, sentire il suo profumo e stringerlo fra le mie braccia, mi fa dimenticare tutto.

In famiglia c'è un grande putiferio. Nicolas è un misto fra panico e gioia. Non mi lascia mai un minuto, vorrebbe aiutarmi anche quando devo andare in bagno. Per fortuna non sono ancora così scema, in conclusione, quel poveretto si becca una porta in faccia.

Mio fratello non riesce a mantenere la calma, si sente come se la sua piccola sorellina stia facendo un passo più grande della sua gamba, onestamente lui e Nico, sono più simili di quanto si possa credere.

Mentre le due donne della famiglia, sono serene, sanno cosa si prova, cosa fare. Hanno già creato una lista degli oggetti necessari per me e Giorgio.

Invece la mia famiglia tedesca, arriverà domani mattina, sono tutti molto agitati. Dopo la nascita di mio nipote, un poco prematura, quindi con un bisogno di un'incubatrice, sono pronti a farsi in quattro per me.

Sotto mia richiesta ho chiesto al mio gemello di restare a casa con sua moglie e la bambina, Kristell.

Ci siamo promessi di chiamarci, mandarci messaggi e quando possibile, vederci tramite una video chat.

"Manca poco eh"
Sospirò mio marito, senza smettere di toccare il pancione.

Molte sere si metteva a parlare con Giorgio, diceva unicamente parole dolci o divertenti, magari facendo ironia su di me.

"Già, nove lunghi mesi. Fra poco sarà il nostro piccolo tesoro"
Gli feci spazio sul letto, lo abbracciai.

In questi giorni, si sentono molte notizie di parti finiti male, più che altro con la morte della madre.

Nicolas si arrabbiava molto quando lo ascoltavo, sebbene io stia bene, sono tranquilla.

Comunque, morirei felice, lasciando al mondo il mio piccolino.

Qualsiasi cosa accadrà, non ho paura e sarò felice.

"Hai sonno?"
Mi chiese, sapendo che prima o poi doveva lasciarmi qui da sola. L'orario delle visite stava per giungere al suo termine.

Ogni volta litigava con un'infermiera, la più precisa, la più antipatica. Vorrei evitare di vedere questo teatrino ogni volta.

"Un po' "
Il tempo di tutti era agli sgoccioli ormai. Soprattutto il suo, doveva sgomberare.

"Okok, vado vado"
Alzò le mani, alle mie continue richieste di andare a casa.

Le nostre ultime prese per il culo eh. Dio, che dolore!

"Nico"
Lo chiamai facendo fatica a non sentire quel continuo dolore.

"Divertente, i tuoi giochetti li conosco"
Credeva fosse un semplice scherzo.

"Nono, smettila. Chiama qualcuno, fa male"
Ansimavo, mi sentivo confusa, non sono pronta, non adesso che sono sola e non so cosa fare.

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora