Capitolo 78

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Le cose tra me e Nicolas vanno molto meglio, siamo ritornati ad essere marito e moglie, in tutto e per tutto.

Adesso, consideriamo quel brutto anno, un periodo nel quale non ragionavamo e troppo codardi per risolvere la situazione. È vero che non è una cosa facile da dire, ma per il bene di Giorgio e per il nostro, lo si doveva fare.

Vabbè, come gli dico sempre, il passato è meglio lasciarlo alle spalle.
Inutile rimuginare su un nostro errore. Concentrandoci sul presente per rimediare.

'Si Riccardo, se fa ancora il coglione lo castro. Tranquillo, ci sentiamo dopo'
Ecco, mio fratello, non si è capito se sia felice del mio ritorno con mio marito o meno.

Facciamo un cinquanta e cinquanta?
Perché qualche volta mi parlava di quanto fosse stata la scelta giusta e soprattutto che non aveva dubbi sulla forza del nostro amore.

Altre volte, mi domanda se sia realmente sicura di perdonarlo, perché la sua figura di merda non potrà mai dimenticarsela.

Io lo lascio perdere, ci farà l'abitudine.

Nicolas la prossima settimana ritornerà a lavorare. Io sto cercando lavoro e stasera mangiamo tutti e tre fuori.

"Che fai amore?"
Domandò mio marito, ah, com'è bello dirlo, entrando in cucina vedendomi seduta mentre fisso un giornale.

"Controllo se ci sono domande di lavoro interessanti"
Sentì Nicolas annuire e poi mi diede un bacio sulla nuca.

"Quando avrai finito, potrei avere io una proposta di lavoro"
Il solito scemo.

Il quale si era preso un bicchiere d'acqua.

"Non è il momento di scherzare"
Idiota. Certe volte il suo senso dell'umorismo e tempismo non li comprendo.

"Sono serio giuro! Ho saputo che cercano uno psicologo dove lavoro io"
Al suono delle paroline magiche, aprì gli occhi ancor di più e mi alzai.

"Davvero?"
Chiesi ancora. Non ero certa che fosse sincero o che era finalmente arrivato il momento di esultare.

"Si"
A quel punto lo abbracciai, presa da una scossa di felicità assurda.

Avere un lavoro è una libertà e responsabilità maggiore.
Poter dare il proprio contributo a mantenere la famiglia e dimostrare agli altri di che pasta sono fatta.

"Posso vedere come organizzarti il colloquio"
Spiegò cosa doveva fare. Innanzitutto delle chiamate per comprendere con chi doveva parlare e poi avrebbe iniziato a prenotarmi un colloquio.

Lo ringraziai tante volte.
Con tanti baci, tanti abbracci che poi ci portarono alla passione.

Una passione così ardente che non ricordavamo da molto. I nostri cuori non ce la facevano più, soffrivano nel stare lontani. Fecero faville quando tornarono a battere insieme, nel nome dell'amore. Il nostro amore.

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora