Capitolo 22

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Da tre giorni, i capitoli che scrivo per poi essere pubblicati, vengono cancellati o spostati in altri libri.

Perché a me?
Cosa avrò mai fatto di male?
😧😧😧😧😧😧

Non sono pronta, venire qui non è stata una buona idea.

Che stupida!
Adesso che mi trovo davanti la porta dell'ufficio della signora Helga, colei che dovrebbe essere la mia vera mamma, percepisco d'essere troppo debole, per affrontare nel modo migliore questa situazione.

Nicolas aveva ragione, su tutto.
Sono debole e voglio tornare a casa, mi sbagliavo, ho commesso un errore.

Speravo di potercela fare, volevo farcela.

Mi sforzavo a respirare in modo regolare.
Fu inutile!

"Andiamo scricciolo"
Evidentemente si rese conto del mio momento di debolezza, il suo tifo, quella nostra parolina magica, smosse ben poco in me.

"Potrei non piacerle, potrebbe non volermi nella sua vita.
Sono stata abbandonata una volta, perché esserlo una seconda?"
Non volevo più soffrire, sentivo di cercarmi il secondo rifiuto, uno tra i più importanti della mia vita.

"Una persona vera non potrà mai rifiutarti, in caso contrario ce ne faremo una ragione e andremo avanti come abbiamo sempre fatto"
Nicolas è fantastico, mi sento molto più sicura e voglio provarci, a patto che accanto a me ci sia la mia forza.

"Un bacio e ci sono"
Questi sono i nostri ricatti preferiti.

Mi strinse a se per qualche secondo, con un bacio abbastanza passionale, cosa che non mi aiutava.
Con la gravidanza i tuoi ormoni sono in continuo subbuglio e mi bastava poco per desiderarlo.

Solo che, non mi sembra il luogo adatto...

Un respiro profondo, l'amore immenso per il mio bambino e la mano di Nicolas unita alla mia.

"Dai leonessa, falle vedere che splendore di figlia si è persa"
Annuì, ancora poco convinta.

Ben consapevole di quanto possa essere delicata la situazione attuale e tirarmi indietro adesso, sarebbe stato umiliante, inutile e segno di resa.

Io non mi sono arresa.

Bussai.
Aspettai per decenni, anche se erano pochi minuti percepiti in una maniera totalmente sbagliata.

Una volta aperta la porta la vidi.

Bellissima, capelli scuri leggermente mossi, le arrivavano poco sotto le spalle, un fisico asciutto e snello, un abbigliamento elegante, pantaloni a  neri e camicia bianca.

Un leggero trucco da rendere ancor più femminile e raffinato i lineamenti del suo volto.
Il suo viso leggermente allungato, una carnagione poco più scura della mia.

Come il colore degli occhi, scuri quanto i miei.

Cercavo in ogni suo dettaglio o particolare qualcosa che mi assomigliasse.

"Prego"
Un suo gesto della mano ci fece entrare.
Nicolas seguiva ogni mio singolo movimento.

Mia madre sorrideva tutto il tempo.

Chissà se continuerà a sorridere.

"Sono a vostra disposizione"
Eravamo nel suo studio, la mia attenzione è concentrata su di lei.

"Mi chiamo Giulia, sono nata vent'anni fa, mia mamma mi ha abbandonata ed oggi vorrei conoscerla bene"
La signora sembrò recepire il messaggio, abbassò lo sguardo ed annuì.

"Qui fuori, fra mezz'ora"
E con totale freddezza ci buttò fuori dal suo posto di lavoro.

Spero vi piaccia.
Avete delle opinioni riguardo la mamma di Giulia?
Sono felici di ascoltarvi😊😘💮

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora