Capitolo 30

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GIULIA'S POV.

Oggi è un giorno fantastico, finalmente potrò conoscere i miei fratelli e sentirmi parte della mia famiglia.

Nicolas è così felice, insieme a me, sta condividendo con me, questo grande momento di felicità.

Il tempo che ho atteso, ne è valso la pena.

Pensare che i nostri sforzi sono valsi a qualcosa mi rende, super orgogliosa delle mie scelte e del futuro che sto tracciando davanti a me.

"E sbrigati!"
Ordinai, saltellando, vicino al mio ragazzo che si stava infilando le scarpe da tennis.

Sbuffò, perché non ne poteva più, gli stavo rompendo le palle da un bel po'.

"L'importante è che tu rispetti i patti"
Ecco la sua vittoria di oggi.
Mi avrebbe seguita, solamente se avrei prenotato un appuntamento ed avrei chiesto una mano ai miei.

Oramai mancava così poco, ovviamente accettai le sue condizioni. Era anche il minimo che potessi fare, dopo averlo costretto a venire qui ed essermi comportata come una bambina frignona.

"Eddai lumacone!"
Adesso la bimba piccola dentro di me, sta ritornando a galla.
Non posso trattenere questa vitalità, gioia, felicità.
Sicuramente è anche merito di questo piccolo miracolo che cresce dentro di me, ci diamo forza a vicenda.

Pazzesco vero?
Un esserino che ancora si deve formare del tutto, riesce ad essere la mia unica fonte di: vita, forza, gioia e tanto, tanto amore.

Mezz'ora più tardi, arrivai davanti una casa stupenda.
Curata, ben sistemata, con un bel giardino con tanti fiori colorati e delle grandi finestre che potevano lasciar vedere come fossero alcune stanze.

"Ma sai Nicolas forse è meglio tornare a casa"
Dopo un pomeriggio intero a saltellare, gridare, canticchiare, rompere le scatole e qualsiasi cosa possa infastidire il mio ragazzo, volevo ritirarmi perché colta da un improvviso senso di: colpa, ansia e paura.

Paura d'essere giudicata, non accettata, buttata fuori dalle loro vite. E non ci sarei riuscita, mi sento parte della famiglia.

Mamma e papà avevano commesso degli errori, come tutti, adesso stavano rimediando.

E stavano seguendo la retta via.

Indietreggiai, fui fermata dalle mani del mio ragazzo, che mi seguiva.
Mi spinse leggermente in avanti contro la mia volontà.

"Te lo puoi scordare!
Mancano pochi passi e non ti permetterò di buttare tutto all'aria"
Continuo a guidarmi verso quel momento atteso, sognato, costruito  e fra poco vissuto.

Solo che al momento vedo ogni cosa crollare.  La mia forza, la mia spavalderia, sparirono.

Nel momento del bisogno.

"Forza scricciolo, un bel respiro e via!"

A domani col round finale ahahah.

Allora, visto che dovrei fare delle visite per la mascella, ho deciso che i due capitoli, li pubblicherò sabato.

❤❤❤

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora