Capitolo 46

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Due giorni dopo il nostro rientro, volevamo passare una serata in famiglia. Così invitai a cena tutti quanti. Felici di riaverci a casa, accettarono.

Ma, io non devo fare nulla. Le due menti diaboliche, hanno già deciso di vietarmi un paio di cose. Come, cucinare, fare esercizi fisici, pulire casa e tutto ciò che coinvolge movimenti che includono: schiena e pancia.

Poveri illusi, io continuo a fare ciò che mi va. Sono incinta, non sto per morire o soffro di qualche malattia che impedisce al mio corpo di muovermi. No per fortuna, sono in salute.

"Ma ti rendi conto? Quei due mi faranno diventare pazza"
Sorrisi, raccontando a Nicolas che è al lavoro, cosa hanno deciso Riccardo ed Ingrid.

Anche lui è un po' stupito, ma non gli dispiace che qualcuno limiti i miei movimenti. Secondo lui, troppi per una donna incinta.

"Senti un po' tu lo sai perfettamente che non esagero ed hai a paragone la gravidanza di tua sorella"
Lo richiamo, alzando un poco il tono di voce. Non è giusto, non faccio paracadutismo estremo. Sono leggermente più attiva di prima, ma nulla di così grave.

Per fortuna la discussione morì lì. Col suo silenzio. Sebbene so che ne lui ne i due pazzoidi, perderanno le loro convinzioni. Sfortunatamente hanno un'ottima rivale, anzi due.

Andai in camera, prendendo dei vestiti leggeri e comodi. Ovvero, una maglietta corta, dei pantaloncini e scarpe da tennis.

Poteva essere la gravidanza o meno, ma stavo morendo dal caldo. Così pensai di fare una passeggiata sul lungomare.

Uno tra i miei posti preferiti.

Ancora non avevo visto i miei due amici pazzoidi

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Ancora non avevo visto i miei due amici pazzoidi. Federica e Pablo. Chissà come vanno le cose fra di loro. Mh, li chiamerò più tardi. Ora voglio solamente sentire il profumo del mare, degli scogli impregnati di salsedine e del rumore delle onde, sfrangersi contro le rocce.

Questo è il mio mondo.

Mentre faccio quattro passi, noto una pescheria, dove vi è del totano ed un polipo stupendi e sicuramente buoni.

Li prendo, pago il gentile marinaio. Ma noto che ha aggiunto qualcosa, ovvero delle vongole.

"Mi scusi. Io non ho preso le vongole"
Dissi, tornando indietro per riportarle.

"Ah no signorina, al bambino servirà qualcosa di nutriente. Deve crescere"
Dice in siciliano.
Se n'è accorto. Lo ringrazio. Ripensando alle varie volte che ho visto scene identiche a queste o simili.

Che il mio piccolo deve crescere è naturale, anche se la pancia inizia a lievitare sempre di più. Ormai dovrei essere al quarto mese di gravidanza circa.

Lungo la strada, chiamo la ginecologa per prenotare un appuntamento, portandomi avanti col da farsi.

Ho trovato un film fantastico. Ne sono pazza e non riesco a non pensarci e direi che GaiaSka05 possa confermare. Purtroppo ha dovuto sentire ogni mio sclero. Ahaha.

Ed è questo il mio sogno, trasmettere emozioni, attraverso dei capitoli.

💕💕💕

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora