Capitolo 75

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Qualche giorno fa, io, Giorgio e Nicolas abbiamo trascorso la giornata insieme.

A pranzo è venuto lui, portando dei dolci e di pomeriggio li ho portati nel parco più vicino.

Nicolas ha ripreso l'uso delle gambe, cammina anche se ogni tanto zoppica. Per quanto riguarda la macchina, deve ancora continuare con le cure, prima di guidare.

Fu una splendida giornata. Giorgio era felicissimo, probabilmente perché non ci vedeva insieme, nella stessa stanza da molto tempo.

Qualcuno potrebbe pensare che data la loro piccola età, non comprendano.

Ed è li che si sbagliano.

Proprio perché sono così puri, così legati alle emozioni ed all'amore dei genitori che si rendono conto di moltissime cose.

Nicolas ed io ci siamo comportati come se non avesse mai pronunciato quelle parole, come se avessimo ripreso da dove avevamo messo "pausa" .

Strano e speciale. Ecco come potrei descriverlo.

Perché, non posso dimenticare, ne tanto meno ignorare quella grande intensità che c'era fra di noi.

La cosa che mi turbò, avvenne di sera.

Un messaggio di Matt.

Sei tornata con lui, sebbene ti abbia fatta soffrire. Addio.

Quella frase, mi fecero sentire pari ad una nullità. Avevo perso un amico, non solo mio. Soprattutto amico di Giorgio.

Era inspiegabile, arrabbiarsi così tanto per una semplice giornata di tutta la famiglia.

Ho provato a parlarci. A quanto sembra, mi ha bloccata ovunque.

"Si, ci sono rimasta molto male"
Oggi Federica ed il suo fidanzato mi hanno invitato a cena fuori, successivamente abbiamo cambiato idea per il brutto maltempo. Mangeranno da me.

"Saresti una brava mamma"
Ammissi, guardando la mia amica cullare e coccolare mio figlio che cadde subito in un sonno profondo.

"Lo spero"
Sorrise, continuò con quel ritmo per altri pochi minuti e poi lo mise nella culla.

"Ma, così. Domanda a caso. Perché mi avete invitato a cena?"
Non ci vedevamo da tanto tempo, sicuramente era per questo che mi aveva proposto questa uscita.

"Mh, così. È passato molto dall'ultima volta"
Alzò le spalle e prese ad aiutarmi per preparare la cena.

"Invece, te? Non devi dirmi nulla?"
Domandò con fare molto curioso ed ironico.

"Perché?"
Non capivo la ragione della domanda e di quel comportamento così strano.

"Ah niente. Pensavo che Nicolas sembra voler ritornare"
Con un colpo della sua spalla contro la mia, capì.

"Ah. Tranquilla, prima gliela devo fare pagare"

Scoppiammo a ridere.

Però era tutto vero, Nicolas stava ritornando l'uomo di casa presente, il capo famiglia che ci era mancato.

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora