Capitolo 39

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Ehiii! Scusate ma ieri sera sono crollata, cosa non da me, anyway oggi ci saranno due aggiornamenti. Lo voglio sempre recuperare il capitolo mancato. Per una questione di correttezza.
So parlo troppo, ma mi piace parlare con coloro che mi permettono ed incitano ad andare avanti😘🌌❤

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Come aveva fatto a capirlo? Dalla mia bocca non era uscita una parola così esplicita e neanche dei sinonimi.
Forse l'esperienza con la moglie lo ha reso più attento a dei dettagli.

"Come scusa?"
Finsi di non aver capito e di essere anche stupita dalla sua domanda.

"Ti ho chiesto se tu e Nicolas aspettate un bambino. Domanda troppo personale? Sono stato invadente?"
Cavolo, c'ha visto bene. Adesso sono curiosa di sapere da che cosa è riuscito a capirlo.

Sorrisi, lui non potrebbe mai e poi mai essere invadente. È lo zio del bambino ed è la cosa più bella sapere che entrambe le mie famiglie amano mio figlio.

Non vi è gioia così. La più grande resterà quando ho scoperto la mia gravidanza e la proposta di matrimonio.

"Nono, va tutto bene. Solamente, non riesco a capire come ci sei arrivato dopo un'ora che stiamo qui. Inoltre, non sei per nulla invadente, il bambino sarà tuo nipote e con lui non deve esistere la parola "limite" sarebbe la cosa più brutta da vedere, per una mamma"
Conclusi il piccolo discorso affranta, proteggendo al momento il mio piccolo, posando entrambe le mani sul ventre, come se tentassi di alleviare adesso un dolore futuro.

Isaak rimase stupito, fissò la mia pancia leggermente più grande e strizzò gli occhi sorpreso.

"Wow, è, è stupendo! Ehm.. auguri!"
Si avvicinò e con una lentezza estrema mi strinse a se, preoccupandosi del mio ventre, pensando di poter fargli o farmi male con un semplice abbraccio.

"È così, strano, incredibile e forte allo stesso tempo. Ho trovato una gemella ed un nipote in poco tempo, ma non nego di essere felice come rare volte in tutta la mia vita!"
Continuò a sorridere e chiedendomi il permesso con lo sguardo chiese di toccare il mio ventre.

Presi la sua mano e gliela posai dove cresceva il mio tesoro.
Mio e di Nicolas che è molto geloso del suo amore. Del frutto del nostro amore.

"L'ho capito da come guardavi i bambini, come mia moglie. Dalla fame improvvisa e dal modo in cui hai divorato quel povero dolce.
Ah! Se hai ancora fame dillo, non ci sono problemi, devi nutrire te ed il bambino"
Stava correndo troppo, si sta agitando per cose inutili e per poco lo presi in giro.

Lo zittì, rispondendo di non avere fame, di essere apposto così.

"Sai, forse sono un poco stanca. Nicolas ha passato una nottataccia e voglio tornare in camera"
Dissi desiderando il mio ragazzo ed il mio letto.

Nicolas mi manca tantissimo e lo voglio con me adesso. Ah! Questi ormoni, non posso farci nulla, ma non nego di stare bene, nonostante questi sbalzi.

"Oh certo. Ma perché non vai a dormire da mamma e papà. Ci sarebbe una stanza degli ospiti, non proprio fantastica, ma vivibile. Evitereste di spendere soldi inutili"
Propose quest'idea, una buona idea, mentre mi accompagna in hotel.

"Si, però dovrei chiedere prima a Nicolas. Tra una settimana, dobbiamo per forza tornare a casa"
Pensai che potevamo utilizzare quella camera per delle vacanze o quando vorrei ritornare. Poteva essere la soluzione a dei problemini.

"Adesso? Neanche il tempo?"
Isaak non vuole che parta, ma anche io sento il bisogno della mia casa, della mia Sicilia, di Riccardo, di Ingrid. Della mia famiglia.

"Isaak, lo capisco, ma lì c'è casa mia, il lavoro di Nicolas, mio fratello, la mia famiglia e questo inizia a mancarmi. Tornerò molto presto"
Lo salutai con un bacio sulla guancia mi vide entrare nel grande edificio e se ne andò.

"Come sta il mio principe?"
Urali una volta chiusa la porta.
Andai in camera da letto e lo vidi ancora dormire.

Gli salati sopra. Felice ed esaltata.

"Amore!"
Stavolta si svegliò e sorrise nel vedermi così.

"Ho tante cose da raccontarti. Prima però voglio stare un po' con te. Quindi alzati, spogliati e ci facciamo una bella doccia"
Glielo imposi, era da tanto che non stavamo insieme ed io cominciavo a sentirne la mancanza.

Poco prima di entrare nella doccia, mi spinse contro di se, mi baciò in un modo tale da farmi toccare il cielo, da farmi sentire la principessa più felice del mondo perché sua.

"Sicura? Non vorrei farvi male"
Col pollice accarezza la mia guancia.

"Nicolas tu non potrai mai farci male. Sei il nostro eroe"
Risposi, vedendo quella parte di lui che si fa vedere una volta ogni tanto. E nonostante ciò, mi sento fortunata che la mostri quando ci sono io, vuol dire che mia ama e di fidarsi.

"Sono solo un uomo, posso sbagliare"
Continuò, tentando in tutti i modi di demoralizzarsi.

"Ameremo anche quelli"
Lo incalzai riprendendo quel bacio.

"Ma se..."
Gli tappai quella bocca che stava rovinando tutto.

"Vuoi smetterla di parlare e di dire scemenze!"
Nicolas sorrise ed annuì.

"Qualsiasi cosa per il mio scricciolo"
Per tutta la notte ci siamo amati, baciati, abbracciati.
Abbiamo dimenticato ogni cosa, esistevano solo noi.

Noi ed il nostro amore.

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora