Un amore impossibile 4

Capitolo 61

Raccontare ogni cosa a Nicolas della sera precedente non mi pareva il caso e non vedevo neanche tutta questa esigenza. Perché?

Ciò che è successo la sera precedente l'avrebbe fatto solamente irritare e già siamo messi male.

Arrivai a casa di mia cognata con qualche minuto di ritardo, quelli preoccupati erano Riccardo e Finn, il quale stava pensando di uscire per andare a casa mia e vedere se c'era bisogno di una mano.

Questa apprensione, così ardente, mi fa pensare che non sia unicamente questo, ma anche un po' di pena e solamente l'idea mi da di matto.

Pensai a Giorgio, distrarmi mi avrebbe fatto sicuramente bene e non avrei rovinato tutto.

Fu una serata abbastanza normale, i miei nipotini erano contenti di avere un nuovo cuginetto e soprattutto erano pronti a fare la gara con chi avrebbe giocato di più.

"Zia zia, adesso però voglio una cugina femmina"
Esclamò contenta mia nipote. Dentro di me pensai. Amore della zia, io ho appena finito, un altro, propri adesso sarebbe la mia fine.

Tranquilla arriverà presto, Giorgio è solamente il primo.

Stronza come sono, non mi lasciai scappare questa occasione, era troppo ghiotta.

"Amore, la mia cicogna adesso sta riposando e quando sarà pronta porterà la tua cuginetta. Nel frattempo potresti chiedere al papà e mamma o agli zii Ingrid e Finn se le loro cicogne sono disponibili"
Entrambe le coppie sbiancarono. Volevano uccidermi, soprattutto mio fratello e sua moglie. Poverini, credevano che questa frase fosse troppo anche per me.

"Mamma mamma, devi cambiare cicogna, ci mette troppo"
La bambina chiese e ci fu una sola risposta al quanto interessante da parte di Finn.

"Tranquilla, arriverà presto"
Non ci vuole un genio a capire che forse stanno provando ad avere un altro figlio, anche se, penso che Ingrid me lo avrebbe detto. Boh, vedremo come si evolve la soluzione.

Raccontai questi particolari a mio marito, il quale rise veramente. Attraverso uno scherzo varia ogni cos, diventa anche più triste e faticoso mostrare i veri sentimenti.

"Un genio, pagherei per vedere quelle facce. Devo raccontarlo subito ai miei compagni, così da potermi vantare di mia moglie. Ho sposato una donna come poche"
Vengo riempita di lusinghe, sempre stupende, ma con un altro effetto vissute così.

"Ora andate a letto"
Esordì, negai con la testa, non voglio sprecare del tempo prezioso per noi solamente per dormire.

"Girati"
Feci come disse e trovai Giorgio dormire sul suo tappeto dei giocattoli. Non mi ero neanche resa conto che avesse smesso di far rumore.

Lo presi in braccio, riempiendolo di baci e diedi ragione a Nicolas, era ora di andare a letto. Cancellare ciò che era successo e premere start per la prossima e nuova giornata.