Un amore impossibile 4

Capitolo 23

Nicolas ed io ci trovavamo dove ci aveva detto lei, ma sono passati più di dieci minuti.

"E se avesse cambiato idea?"
Il panico oggi era più forte del mio coraggio.

"E se ci avesse mentito?"
L'attesa mi stava distruggendo.

Nicolas prese entrambe le mie mani.
"Ti calmi?
Non succederà nulla di tutto ciò, se non fosse così la cercheremo o manderemo lei e tutta la sua famiglia a fanculo"
Rise, per contagiarmi.

Ci riuscì ma per poco.

Volevo comunque una risposta da lei, bella o brutta.

Se non mi voleva più lo avrei accettato, tristemente si, perché ho tirato avanti anni senza la sua presenza, ora potrei soffrire perché so della sua esistenza.

Non ho bisogno di persone che non mi vogliono nella loro vita, nessuno deve darmi il contentino.

Stavo perdendo le speranze.

La porta di quel ufficio si chiuse, alzai immediatamente lo sguardo.

Agnes, ecco come si chiama, uscì con un cappotto di lana, bianco e dei bottini neri lucidi.

Si avvicinò e strinse la mano di Nicolas, si presentò.

"Piacere Agnes"
Educatamente sorrise verso di lui, dopodiché poso lo sguardo su di me, si soffermò a guardarmi in modo attento e con la medesima educazione, strinse la mia mano.

Il mio imbarazzo raggiunse le stelle.
Abbassai la testa, percependo un bel po' di disagio.

Fra di noi c'era abbastanza tensione.

"Come sei arrivata alla conoscenza della mia identità?
Pensavo d'essere stata brava a non far sapere a nessuno della mia gravidanza"
Si!
Lei è mia mamma, adesso ne ho ka conferma anche da lei.

Forse non si vergognerà di me.

"Avevo 16 anni, ero da sola.
Tuo padre era molto spaventato ed era uno a cui piaceva godersi a pieno la vita.
Un bambino non era proprio l'ideale.
In un primo momento credevamo che l'aborto, per quanto schifo e scorretto possa essere, fosse la cosa migliore.
Rifiutai, avevo comunque dei sani principi e non sono nessuno per togliere la vita a qualcuno.
Con molta difficoltà, riuscì a tenere segreta la mia gravidanza, anche se gli ultimi due mesi furono i più difficili, tutti sospettavano che stessi male: le nausee, i giramenti di testa, la fame insaziabile, potevano crederci per poco.
Ma i dottori, per lo meno quelli che trovai io, erano molto legati ai soldi, il mio ragazzo era di una famiglia d'alto livello e non fu un problema comparsi il silenzio"
Si fermò, aspirando la sigaretta ormai dimezzata.

Non osavo muovermi, parlare, pensare, questa era la mia storia, dovevo saperla e sapere cosa vorrà fare lei di me.
Era veramente piccola, non dev'essere stato facile trovarsi incinta a quell'età e probabilmente con dei genitori con i quali non potevi avere un dialogo.

Altrimenti, perché non dirglielo?

"Con una scusa, rimasi una settimana e mezza in vacanza con tuo padre, durante la quale partorì.
Eri stupenda, sul serio, la mia piccolina.
Non dovevo vederti, successivamente il distacco fu molto più difficile.
Decisi di non essere egoista, noi non potevamo darti niente.
Io dal punto di vista economico, lui per quanto riguarda l'affetto.
Ti portai in un orfanotrofio.
La mia esistenza era rovinata, non pensavo a nient'altro che a te.
Col tempo, riuscì a superarla ed oggi, sono sposata con tuo padre, ho altri quattro figli, di cui uno si è sposato due mesi fa.
Ora, che vuoi fare?
Vuoi insultarmi, ne hai tutti i diritti.
Vuoi allontanarti per sempre, lo puoi fare"
Agnes adesso possiede una vita tutta sua, ho dei fratelli, è felice.

Di loro non si sarà persa neanche un minuto della loro vita, mentre delle mia si è persa vent'anni irrecuperabili.

Passarci sopra non sarà un gioco da ragazzi e non sarà facile da dimenticare.

Io non sono nessuno per giudicare gli altri.

Scambiai un'occhiata con Nicolas, egli toccò il mio ventre che era la mia fonte d'energia.
La mia vita, racchiusa in un piccolo semino, per ora.

"Sono venuta qui per conoscerti e se possibile restare insieme a te"

Spero vi piaccia💓🌌💮