Capitolo 52

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Avrei desiderato avere i miei genitori qui con me, supportarmi, ridere insieme a me durante i preparativi, piangere insieme a me. Questo giorni doveva essere perfetto. E sai che mi sbaglio? Si! Perché questo giorno è già perfetto. Riccardo mi terrà stretta a se lungo la navata per poi affidarmi a Nicolas.

La parrucchiera sta finendo di sistemare i miei capelli. Adora il mio capello scuro e forte, così ha pensato di valorizzarlo con uno sciolto.
Qualcosa di semplice come avevo richiesto anche alla ragazza che si è occupata di truccare me, Ingrid e Alexis.

Qualcosa di semplice come avevo richiesto anche alla ragazza che si è occupata di truccare me, Ingrid e Alexis

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Trucco ed acconciatura della sposa.

Mi chiedo come si sentirà Nicolas, che si trova a casa della sorella, aiutato da quei due.

Sono certa che di questo possano combinare guai tutti e tre insieme.

"Sei stupenda! Adesso il vestito e sei pronta per le prime foto!"
Ingrid continuava a dirmi cosa fare dopo, sembrava molto più efficiente di un promemoria o un'agenda.

Mi sposto in salotto ed in camera da letto, dove i primi flash iniziano già a darmi fastidio.

Venti minuti dopo, con degli scatti insieme ai miei stupendi e bellissimi nipoti sorridenti e felici per me e per il loro zietto preferito, qualcuno mandò un messaggio ad Ingrid la quale tornò da noi, in fretta e furia per dirci che dovevamo andare in Chiesa ed il momento era arrivato il momento che stava aspettando solamente noi. Solamente me ed il bambino.

Riccardo salutò al mio sposo mezz'ora fa per accompagnarmi fin da subito.

"Sei stupenda, la più bella, la più forte, la più coraggiosa. Ricordati che è proprio fortunato"
Lo abbracciai, nascondendo al tempo stesso gli occhi lucidi per la gioia che provo in questo momento.

"Levati! Nessuno di voi due deve rovinare il trucco ed i capelli"
Alexis piombò lì come un tornado e ci divise.

Riccardo la guardò male per poi fissarmi, come a chiedermi cosa ne pensassi. Alzai le spalle, sono ignorante in materia e poi ci avrebbe detto che non lo avrei abbracciato di nascosto?

Comunque sarei stata vigile, dovevo essere perfetta no?

Io e Riccardo stavamo aspettando di restare da soli, per parlare un poco e per partire una volta che tutti se ne fossero andati. Fu come vedere una mandria impazzita, vestiti eleganti svolazzavano a destra e sinistra, in cerca di borse, foulard e ciò che serviva loro.

I bambini salirono in macchina, vedendo se avesse la loro approvazione.

"Come ti senti?"
Chiese mio fratello, aspettando ancora qualche secondo.

"Bene. Nervosa, spaventata ed emozionata. Spero di non tremare più, una volta entrata lì"
Il vestito lungo nascondeva ciò agli occhi della gente. La mia preoccupazione si basa sul fatto che sia sui tacchi, spero di non cadere.

"E che problema c'è? Ti tengo io"
Sorrisi contraccambiando il suo.

"Non ho visto i tuoi genitori e quelli di Nicolas"
Continuò. Ecco, per loro ho dei piani un po' diversi. Nessuno di loro mi ha ancora vista. Ho chiesto di portarli in una stanza della Chiesa, dove festeggiare e parlare. Per velocizzare anche la loro conoscenza. Anche il loro tavolo sarà lo stesso, mentre Ingrid, Finn e Jørgen staranno con Riccardo, Alexis e la piccola Sara.

"Un mio piano diabolico"
Risposi, con aria sbarazzina.

"Ah capisco. Beh speriamo che abbia successo"
Annuì e salimmo sulla macchina dove i due bambini giocavano con alcuni pulsanti che spostavano il loro sedile.

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora