Capitolo 24

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Agnes ha gli occhi scuri, molto similari ai miei, forse leggermente più chiari.
Un corpo invidiabile, nonostante le varie gravidanze, in particolare, il suo è il fisico a pera.
Ovvero col bacino leggermente più largo delle spalle.

Grazie a questo tipo di fisico, si evidenzia molto i suoi fianchi ed il suo sedere, desiderato da tutte noi donne, in cerca di un didietro: tondo, alto, sodo e pieno.

Ha delle mani raffinate, dita lunghe e sottili, decorate con un gel bianco e nero.

Ogni suo gesto, il suo portamento era l'emblema della femminilità più sensuale ed elegante, mai conosciuta.

Mio papà è davvero fortunato ad avere una donna come lei al suo fianco.

Spero davvero tanto di essere almeno un quarto di questo.
Soprattutto per Nicolas.

"Suppongo che lui sia il tuo ragazzo"
Questa sua supposizione, mi mise in imbarazzo.

È come, beh si, lei effettivamente non mi conosce.
Però, si insomma, è strano, riesce ugualmente a comprendermi con poco.

Nessuno si aspetterebbe questo da una persona che non ti ha mai vista, rimane la mia mamma biologica.

Annuì.

Agnes sorrise per poco.
"È un bel ragazzo, tienitelo stretto"

Ancora attendevo una sua risposta.
Potevo restare al suo fianco e recuperare gli anni persi?

Ritornare a casa sarebbe stato difficile, ma non posso imporre nessuno, sarebbe distruggere la realtà di ognuno di loro.

In questo caso io sto passando per la cattiva.

"Giulia, non posso portarti a casa mia così come se niente fosse e lasciare stupidi i miei figli, tuoi fratelli.
Capisci?"
È giustissimo e non mi sembro neanche io, per quanto faccio.

"Certo!
Io aspetterò, me ne rendo conto, so cosa si prova, solo che in questo caso io sarei il sassolino nella scarpa.
Voi ecco, spero di non esservi d'intralcio, non sono venuta qui a creare problemi"
Mi viene da piangere.

Forse la gravidanza non mi aiuta sotto questo punto di vista, sono fin troppo emotiva e non mi va giù.

"Questo è il mio numero"
Arrivò in gola, un forte senso di nausea e capì di non potermi trattenere ancora lungo.

Nicolas pensò a salutarla e prendere il numero, così da tenerci in contatto per il momento giusto.

"Ehi scricciolo"
Sussurò vicino al mio orecchio.

"È andata bene, visto!
Se ti stringi a me, ci sbrighiamo e ti porto in camera"
Il suo pensiero fu sempre su di me, ecco il motivo del suo strano silenzio.

Feci come mi consigliò.
Avvolsi le braccia intorno al suo collo.

Credevo di pesare abbastanza e Nicolas mi stupì, sollevandomi senza alcun problema.

O almeno, così pareva.

In albergo, liberai il mio corpo di ogni alimento assunto durante la giornata.

Dopo una bella doccia, di venti minuti, mi sentì rigenerata e pronta ad affrontare tutte le prossime difficoltà.

L'abbraccio del mio fidanzato era la cosa migliore del mondo, il mio rimedio ad ogni male.

Lui è la mia essenza e quella sera ci fu la dimostrazione.

Ci siamo uniti in un unico corpo, con due cuori che continuano a battere per l'altro e così continueranno a fare.

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Spero vi piaccia!
Chi può, preghi per me, ho una settimana a partire da domani, assurda😢😢😢😢

Io devo essere onesta, non so se avrei il coraggio e la forza di Giulia.
Mi auguro che non aspetti troppo.

E voi?
Considerazioni?

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora