Capitolo 18

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Salve!

Per chi volesse, mi piacerebbe che rispondiate alla domanda sulla mia bacheca😘

GIULIA'S POV.

Avete presente quella sensazione d'ansia e gioia unite, trascinandoti in un miscuglio deliziosamente peccaminoso.

Mentre parlava pensavo che fosse il momento del pentimento o di un esame di coscienza, voleva parlare, liberarsi ed io ero ben felice di ricominciare insieme a lui.

Tutto, in un certo senso crollò, mi sentì fragile, felice, paurosa e come una principessa.

Quei suoi pensieri possono essere un buon punto d'inizio.

Temevo di non sentirlo per colpa del battito del mio cuore, batteva troppo e sentivo dolore alle tempie pulsanti.

"Perdonami, non ho l'anello qui con me.
È a casa, ben nascosto"
Sorrise, in imbarazzo per la mancanza dell'oggetto più importante, forse.

Al momento, non pensavo ad altro che al suo discorso stupendo.

Si alzò, stringendo le mie mani.

Adesso toccava a me.

Era la cosa più bella di sempre, l'ho desiderato da tanto, solamente con Nicolas, l'unico uomo della mia vita.

"Si!
Si, voglio sposarti, voglio essere tua.
Solo tua!"
Le lacrime mostrarono gran parte dei miei sentimenti.

Ci siamo stretti in un forte abbraccio, mi alzò da terra e, chi lo sa, magari troppo euforici o folli, ce ne andammo.

Iniziando a correre con le mani incrociate, ci dirigemmo verso il mare.

La nostra famiglia cresceva, il nostro sogno andava avanti, noi due stavamo ripartendo con le nostre vite eternamente legate.

Cosa poteva mancarmi?
Cosa poteva rovinarmi ancora?

Cosa potevo desiderare di più?

Non riesco ad immaginarmi col vestito bianco, essere chiamata la signora... ed dichiarare il nostro amore davanti a Dio ed i nostri parenti.

Era un sogno, quel giorno trascorso sulla riva del mare a mangiare frutta fresca e con qualche bagno, nonostante fossimo senza costumi.

La giornata più spensierata di tutta la mia vita.

Capì cos'è la felicità e chi poteva darmela.

NICOLAS'S POV.

Ero nel massimo della mia felicità, stretto alla mia donna e colei che mi avrebbe reso padre, felice ed il marito più contento del mondo.

"Amore"
Sussurrò, leggermente rossa in viso.

Mi preoccupai.
"Dimmi"
Risposi in maniera più dolce e comprensibile possibile.

"Me lo compri un arancino?"
Fece degli occhioni irresistibili.

Gli chiesi se era una voglia, cosa molto probabile, visto che erano le due del pomeriggio e aveva mangiato qualcosa prima.

Annuì e felicemente gli presi questo arancino.

Le guardavo divorare quel almeno tipico della Sicilia.
Lo finì in breve tempo, si sdraio sulla sabbia.

Posai le labbra sul suo ventre dove il nostro frutto cresceva di giorno in giorno.

Spero vi piaccia❤😘

Un amore impossibile 4Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora