Perdonate la mia assenza.
È un periodo complicato, inoltre la scuola mi sta distruggendo.
Grazie, per chi mi capirà❤
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Ci siamo persi a chiacchiere e riscoprì il piacere di parlare con i propri familiari.
Ritornare a quando si è piccoli e sapere la storia dei propri genitori, la propria storia e notare quanto possa essere simile per cibo, atteggiamento e preferenze con i propri genitori.Avevo perso questo tipo di piacere, questa esperienza.
Nonostante con me ci sia un fratello stupendo, che adoro e mi adora.
Iniziai a vederci doppio.
La testa gira, come il cestello della lavatrice, gira come un vortice.
La gravidanza, perché mi sta tormentano fin da subito.
E pensare che sono agli inizi, cosa accadrà una volta arrivata agli ultimi mesi.
Già si può intravedere un po' di pancia, dovrei essere al quarto o quinto mese.
Che madre pessima, non sono neanche sicura dei giorni, faccio schifo come mamma.
"Io... non ce la faccio.
Voglio tornare a casa"
Sbottai così dal nulla.
Mi guardano straniti e preoccupati.Agnes stringeva il braccio di mio padre che si alzo non appena accennai ad un cedimento delle gambe, quando mi alzai e Nicolas si stava preoccupando chiedendomi cosa non andasse.
"Mi gira la testa e tanto.
Ho bisogni di restare a letto"
Sorrisi, dissolvendo le loro preoccupazioni.Anche se vidi molta incertezza negli occhi del mio ragazzo che ormai mi conosceva bene.
"Beh, allora andiamo.
Arrivederci"
Li salutò cordialmente e mi strinse la mano, per un eventuale scivolone."Giulia, vedi di riprenderti e riposare"
Commentò dolcemente la mia mamma, particolarmente agitata, in confronto alle varie volte che l'ho vista."Scricciolo sei sicura di non voler prenotare qualche visita?
Non importa se siamo qui, potremmo chiedere aiuto ai tuoi, se il tuo problema è la lingua, di cui non sappiamo nulla"
È giusto così, dev'essere molto preoccupato.Davanti a tutti, cosa per me estranea al mio modi di fare, piansi.
"Nicolas, tu sarai un padre perfetto, ed io no"
Cominciai a comportarmi come una bambina esattamente a metà strada dalla nostra destinazione."Ma sei scema?
Secondo me sei troppo stanca, adesso, via a queste lacrime e andiamo a casa.
Successivamente ho intenzione di parlare con i tuoi genitori"
Rispose in tono autoritario.Che voleva fare?
Io non voglio creare problemi a nessuno, forse avrei dovuto seguire il suo consiglio.Sono troppo stanca, ci penserò durante la notte.
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Un amore impossibile 4
JugendliteraturVivevano per l'altra, il loro cuore batteva per la propria anima gemella. L'unico loro desiderio era di continuare a vivere per dimostrare l'amore che nutriva per la loro ragione di vita. Il loro amore è smisurato, la loro anima sanguina a causa di...