Capitolo 8

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#Aurora POV

E' da poco terminato il live di Ermal. Sono senza parole e lo sono circa dall'inizio, fin da subito la gente è impazzita solo vedendo la band salire sul palco e quando è comparso Ermal erano tutti in visibilio.

Non ha smesso un secondo di cantare, saltare, ballare, sorridere e dire grazie. Questo mi ha colpito moltissimo, ha ringraziato i suoi fan, i suoi lupi, veramente un'infinità di volta. Grazie a volte è una parola fin troppo scontata, ma sentirla uscire dalla sua bocca assume un significato complesso, di gratitudine, di affetto e carica di emozioni. Come è carico lui, Ermal ha una presenza scenica fortissima e per tutto il tempo non sono riuscita a staccargli gli occhi di dosso.

Io e le ragazze lo stiamo aspettando dietro le quinte, siamo d'accordo di cenare tutti insieme. Poco fa Paolo ci ha detto che hanno già ordinato le pizze, dunque mangeremo qui per poi tornare tutti verso Roma.

Appena i ragazzi ci raggiungeranno voglio fargli i complimenti, sono stati tutti veramente bravissimi e sono stupita da tutti loro per essere la prima volta che li vedevo e una cosa del genere non mi è mai capitata. Durante tutto il concerto io e le ragazze ci siamo scatenate, era impossibile e impensabile stare ferme, loro hanno cantato a squarciagola tutte le canzoni visto che le sanno a memoria e mi sono sentita anche parecchio in colpa visto che ne so veramente pochissime.

- Eccoci! - compare Marco che ci sorride. - Ancora niente pizze? - domanda scocciato, ma so che dopo i live i musicisti hanno sempre molta fame.

- Penso staranno arrivando, Paolo è andato a prenderle. - spiego ai ragazzi, visto che è arrivato anche Ermal nel frattempo.

- E meno male! - dice Ermal – Almeno è pagato per qualcosa. - e ride.

- Ti hanno mai detto che sei uno stronzo? - domando io.

- Qualche volta. E comunque tu non tenere sempre la parte di Paolo! - mi guarda male.

- Siamo colleghi, è ovvio che io sia dalla sua parte. Voi artisti siete insopportabili! - e gli faccio la linguaccia.

- Io insopportabile? - domanda facendo la faccia da cucciolo.

- Quella faccia non ti si addice proprio. -

- Ti salvi solo perché sono arrivate le pizze! - Ermal prende un paio di scatole ed inizia a camminare.

- Ma dove va? - mi domandano le ragazze.

- Non ne ho idea.- e rido.

- Andiamo, muovetevi! - ci richiama lui e così seguiamo il riccio, la band e Paolo. Ora capisco stiamo andando sul palco.

- Sul palco? -

- Beh, almeno c'è fresco. -

Ed in effetti è così, c'è una bella arietta e si sta proprio bene. Ci sediamo sul palco ed iniziamo a mangiare.

- Ma le tue fan sono già andate tutte? - domando stranita.

- Sì, ho fatto alcune foto con loro e ora sono libero. Perché? -

- No, perché ai live di Fabrizio non se ne andrebbero mai. - e alzo gli occhi al cielo.

- Gelosa? -

- Ma sei pazzo? Semplicemente a una certa ora sono stanca e ho fame, invece devo aspettare che lui accontenti tutte quelle ragazzine. - e sbuffo, poi torno a mangiare la mia pizza.

- Secondo me sei gelosa. -

- Ora sono troppo impegnata, ma poi giuro che te la faccio pagare. - affermo decisa.

- Oh, che paura! -

- Puoi fare un attimo il serio? - domando.

Lui annuisce e intanto si riempie la bocca. Ecco, l'unico metodo per cui stia zitto, mi ritrovo a pensare divertita.

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora