Capitolo 17

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I ragazzi sono stati riammessi in gara. Non vi dico la mia gioia, la nostra gioia.

Sono in camerino con Paolo e Max e stiamo seguendo le varie esibizioni dalla tv, tra poco toccherà a loro. Si vede che sono molto emozionati, il ritornello sembra che lo stiano sbattendo in faccia a chi ha tentato di buttarli fuori da questo Festival. Alla fine della canzone, come al solito sono distanti a malapena un metro, ma Ermal si avvicina a Fabrizio abbracciandolo e Fabrizio gli stringe la mano. Scatto una foto e sorrido per questo gesto.

- Cosa combinate? - domando avvicinandomi ai due appena rientrano in camerino.

- Perchè? - mi chiede Fabrizio e io gli mostro la foto.

- Beh, chiedilo ad Ermal. - mi risponde poi.

- Era un gesto d'affetto, una sorta di risposta alle polemiche di tutti questi giorni. Ho pensato che lui è mio fratello, quindi lo proteggo e lo abbraccio. - mi spiega Ermal.

Sorrido. - Siete speciali. - e li abbraccio.

- Grazie fratellino. - e stavolta è Fabrizio ad abbracciare Ermal.

- Andiamo a cena! -

- Mi raccomando, non possiamo fare tardi. - dico io. - Domani ci saranno un sacco di interviste e le prove del duetto. -

- Lo sappiamo, sta tranquilla! - e mi mette la mano sulla spalla.

- Scusate, è che si avvicina la finale! -

- E quindi? -

- Sono un po' agitata. -

- Sul palco ci siamo noi. - dice Ermal.

- Hai ragione, scusa. - e gli sorrido.

- Dai Aurora, che c'è? - domanda Fabrizio, bloccandomi nel corridoio dell'Ariston mentre stiamo uscendo e gli altri sono poco più avanti.

- Ma niente, davvero, sta tranquillo. -

- No, dimmi. - e mi fissa.

- E' che dopo ciò che è successo durante questi giorni, mi sento sempre più legata a voi e credo sempre di più in questa canzone, dunque mi sento come se dovessi salire anche io su quel palco. So che è una cosa stupida. -

- Non è una cosa stupida, scusami. - dice Ermal che evidentemente è tornato indietro non vedendoci con il resto del gruppo. - In questi giorni la tua presenza è stata preziosa e siamo molto contenti che tu ci sia stata così vicino. -

- E' il mio lavoro, Ermal, e adoro questo lavoro. -

- Si vede, credimi. - replica il riccio.

- Ora che avete chiarito, possiamo andare a cena? - dice Fabrizio.

- Certo, andiamo. -

E raggiungiamo gli altri che ci stavano già aspettando in auto per andare a cenare tranquillamente in hotel, almeno stasera.



La serata dei duetti è a dir poco magica. I ragazzi cantano con Cristicchi che, prima dell'esibizione, legge la lettera di un uomo che ha perso la moglie durante gli attentati al Bataclan. Ho i brividi mentre ascolto il tutto in camerino, e anche la canzone non è da meno.

- Mamma mia! - dico ai miei due colleghi.

- Gran bella esibizione, davvero. - concordano.

- Ora dobbiamo fare i buoni padroni di casa. - dicono i due appena arrivano in camerino.

- Ho già prenotato al ristorante. - affermo io.

- Visto? Proprio la migliore manager. - e mi abbraccia, mentre Max si schiarisce la voce. - Anche tu sei grande, Max, ma cominci ad essere arrugginito ormai. Sarà per le notti insonni a causa di Luca. -

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora