Capitolo 13

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#Aurora POV

Arrivo di corsa in sala di registrazione.

- Scusate il ritardo! - e cerco di recuperare fiato.

- Ohi, sta calma! - mi dice Max facendomi sedere al suo posto e tornando poco dopo con una bottiglietta d'acqua.

- Grazie! - dico dopo aver bevuto e recuperato un po' di fiato.

- Hai corso dalla fermata della metro fino a qui? -

Io annuisco solamente. La porta del balconcino esterno si apre e fanno il loro ingresso Ermal e Fabrizio.

- Ehi! - mi saluta Ermal avvicinandosi per abbracciarmi e lo stringo a me.

- Ciao riccio, come va? - domando.

- Alla grande, tu? -

- Credo di aver perso un polmone correndo qui per non essere in ritardo. - e ridacchio.

- Per farmi perdonare, poi ti riaccompagniamo a casa. -

- No, poi andiamo a festeggiare. Dai, state per registrare la canzone. - dico io.

- Giusto, anche perché io tra pochi giorni parto. - replica Ermal.

- Allora non ci sarai per il mio compleanno? - domando delusa al riccio.

- Non so se ci riuscirò, mi dispiace. - vedo che è realmente dispiaciuto.

- Tranquillo, so che sei impegnato con il lavoro. Per questa volta ti perdono. - lo canzono io.

- Meno male! - lo vedo più sollevato.

- Ermal, sei pronto? - gli domanda Fabrizio e il riccio lo raggiunge. Stanno per iniziare a registrare la canzone, so che la base è già pronta. Sono veramente curiosa e mi piace già a partire dall'arrangiamento musicale. Per la prima volta in vita mia assisterò alla registrazione di una canzone e sono emozionata, oltre che onorata che abbiano voluto che anche io assista a questo momento tanto importante.

Ascolto attentamente le prime parole che escono dalla bocca di Ermal e mi rendo immediatamente conto del contesto di cui parla la canzone e sento di avere i brividi ovunque ricordando ciò che sta cantando lui. Nel contempo è come se qualcuno mi avesse piantato un pugno ben assestato nello stomaco, da tanto sono forti le sensazioni che provo. Non me ne rendo conto e sono anche commossa.

- Stai bene? - mi domanda Max notando le mie condizioni.

- Sì, tranquillo. -

- Sei sicura? - Paolo è preoccupato.

- E' solo per la canzone. Direi che ha un forte impatto, non mi era mai successo prima. - spiego io e li vedo rilassarsi.

Ora tocca a Fabrizio e la sua voce unica e inconfondibile è ancora più graffiante e profonda, ricca di rabbia e altrettante emozioni. Siamo solo alla prima registrazione, ma direi che a me sono già arrivati. Il ritornello a mio parere è fantastico, se il loro scopo era combattere la paura ci sono riusciti.

I due escono dalla sala d'incisione, pronti per ascoltare la prima registrazione e forse vorranno sapere anche i pareri di Max e Paolo.

- Allora? - domanda Fabrizio impaziente.

- E' fantastica. Avete fatto un lavoro pazzesco ragazzi, complimenti davvero! - dice Max, lasciando anche una pacca sulla spalla a Fabrizio.

- Sapevo che mettere voi due insieme sarebbe stato vincente. Siete due vincenti e questo testo lo dimostra. - è Paolo ora a parlare.

I due sorridono felici. - Tu non dici niente? - mi chiede Ermal.

Prendo un respiro profondo. - Forse non dico niente perché trovare le parole dopo ciò che ho sentito è veramente difficile, forse addirittura impossibile. Fin dalla prima parola che hai pronunciato, ho avuto i brividi e, credimi, a me non succede mai. Per non parlare che stavate per farmi piangere. -

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora