Capitolo 11

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#Aurora POV

Sto finendo di fare colazione e tra poco uscirò per andare in studio di registrazione, nel mentre controllo il telefono e trovo un messaggio di Fabrizio che chiede se mi serve un passaggio. Accetto, così potrò prepararmi con calma, visto che devo ancora piastrare i capelli che sono disastrati, e così gli invio l'indirizzo mentre io vado in bagno. Ieri sera ho fatto solamente doccia e shampoo, per togliermi tutta la farina che avevo praticamente ovunque, poi ho asciugato i capelli, ma senza lisciarli, e non voglio essere impresentabile al lavoro.

Spengo la piastra e devo solo finire di truccarmi, poi sarò pronta, ma sento già il campanello suonare.

Corro al citofono per sapere chi è. - Potrei essere un attimo in ritardo. - dico io.

- Che strano! Va beh, salgo dai. - mi dice lui e così gli comunico il piano e apro il portone. Apro anche la porta e torno in bagno a finire di truccarmi.

- Sei a conoscenza che esistono i ladri a Roma? -

- I ladri non suonano al citofono e dubito che abbiano la tua voce. - rido io e poco dopo lo vedo comparire attraverso lo specchio del bagno.

- Come mai sei in ritardo? Non è da te. -

- Beh, ieri sera con le ragazze hai visto in che condizioni ero? -

Lui annuisce - Ieri sera ho fatto la doccia e lo shampoo, ma stamattina i capelli erano in uno stato pietoso e non mi va di andare al lavoro in disordine. - gli spiego.

- Ora che ci penso, non sei mai scesa nemmeno a colazione senza trucco. -

Annuisco. - Sono fatta così, che vuoi farci? -

- Nulla. A proposito, hai visto che sono diventato social? - mi chiede lui.

Alzo gli occhi al cielo - Non so perché. ma sono convinta ci sia lo zampino di Ermal. - dico io.

- Sono così prevedibile? - mi chiede.

- Beh. visto che di solito pubblico io sui tuoi social. mi pare ovvio che non sei ferrato in materia. - affermo sincera. Recupero la borsa ed usciamo di casa.

- Dai, puoi sempre insegnarmi. - mi dice mentre scendiamo le scale per salire in auto.

- Ci proverò. Spero tu non sia un caso perso. - e scoppio a ridere per la sua occhiataccia.

- Comunque bella la vostra casetta, complimenti! -

- Grazie, anche la tua niente male. - commento io. - Mi sembra il giusto posto per lavorare in pace e armonia alle canzoni e trovare anche la giusta ispirazione. A proposito, ieri come è andata? - chiedo curiosa.

- Direi che abbiamo finito il testo. Dobbiamo solo incidere la canzone e trovare l'arrangiamento, ma ormai mi sembra di essere in discesa. -

- Bene, dai, sono contenta. Sai che i vostri fan poi ieri hanno iniziato a seguirmi? -

- Ah sì? Ti da fastidio? -

- Prima o poi l'avrebbero scoperto che lavoro per te, no? Anzi, strano che fino ad ora ai concerti io sia passata inosservata visto che notano tutti i movimenti. -

- Sì, sicuramente ti avrebbero notata presto o tardi, però sei sicura che non sia un problema per te? -

- Tranquillo. - e insieme entriamo in studio di registrazione.

- Allora, vedo se trovo la melodia per la canzone che così la mando ad Ermal come provino. -

- Ok, buon lavoro. - e io mi siedo alla mia scrivania per controllare le varie mail.

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora