Capitolo 51

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#Aurora POV

- Forza, bimbi. - dico mentre gli metto di fronte la colazione che tanto adorano, latte al cioccolato e biscotti. - Avete sonno? - provo a domandare , dato che oggi sono particolarmente silenziosi.

Loro annuiscono mentre si stropicciano gli occhietti, la trovo una scena a dir poco tenera. In questo momento la mia mente inizia a viaggiare.

- Amore,ci sei? - domanda Fabrizio passandomi una mano di fronte al viso.

- Scusa, stavo pensando. - dico io. - Dimmi! -

- Tutto bene? -

- Sì. Bimbi, avete finito? - chiedo io controllando l'ora.

Ogni volta arriviamo per il rotto della cuffia, segno che non sono ancora velocissima, ma credo che sia solo questione di abitudine e prima o poi sarò più rapida.

- Sì. -

- Andiamo allora. - e seguono Fabrizio per lavarsi i denti e vestirsi mentre io riordino la cucina.

- Amore, tu vieni con noi? - mi urla dal bagno lui.

- Sì, ora corro a prepararmi. -

Chiudo la lavastoviglie e raggiungo la camera per prepararmi. Mi vesto semplicemente con una salopette di jeans e delle scarpe da ginnastica.

- Wow! - Fabrizio mi fissa intensamente.

- Cosa? -

- Sei bellissima, ma come fai? -

- Ma se sono vestita in modo semplice, con i capelli in disordine e senza trucco per giunta. Insomma, ti prenoto la visita dall'oculista, ora me l'appunto. -

- Dai, scema! Andiamo forza! - e prende le mani dei bambini.

Recupero le chiavi di casa, la borsa e dopo aver chiuso la porta raggiungo anche io l'auto.

- Ci siamo tutti? - domanda Fabrizio.

- Direi di sì. Forza, o faremo tardi. - e lui mette in moto e parte.

Prima lasciamo a scuola Libero e poi accompagniamo Anita alla materna.

Sospiro di sollievo. - Anche oggi ce l'abbiamo fatta. -

- Dobbiamo ancora ottimizzare i tempi. -

- Concordo. -

- Andiamo da quei due? -

- Sì, ci aspettano. - e rido. Oggi è il grande giorno, vedremo alle prese Ermal e Bizio con l'Ikea.

- Ti vedo bella sveglia! - mi dice Fabrizio divertito.

- In effetti sono sveglia. - e ridacchio.

- Cosa ti diverte tanto? -

- Oh, niente niente! - faccio vaga.

- Aurora! -

Rido. - Pensi che basterà chiamarmi per nome per farmi parlare? - domando io.

- Ti licenzio! -

- Mi dispiace, ma non puoi farlo perché il tuo capo sono io. - e alzo le spalle.

- Che stronza! -

- Dai, cosa vuoi? Insomma, sono felice perché vedrò te ed Ermal alle prese con Ikea, una sorta di impresa epica. -

- Cioè, verrai per deriderci? -

- Come potrei mai? - domando io fingendomi indignata per il suo pensiero. - Non sono così crudele. -

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora