Capitolo 29

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#Aurora POV

Alla fine l'ho convinto a riportarmi a casa dalle ragazze, anche se non era del tutto convinto.

- La prossima volta ti sequestro. - mi dice rubandomi l'ennesimo bacio.

Rido, - Dai, smettila! Ci vediamo domani al lavoro. -

- Hai cambiato la prenotazione, vero? - domanda lui. - Per Assisi, che senso ha avere due camere se poi dormiremo comunque insieme. -

- Bizio, abbiamo promesso massima professionalità. - replico io.

- Tanto paga la Sony, quindi ok due camere, poi un modo per dormire con te lo trovo. - dice lui.

Scuoto la testa - Che esempio daremo di professionalità? -

- Beh, se proprio ti interessa, quando dormo con te dormo benissimo come mai prima in vita mia, quindi può solo giovarmi questa cosa. -

- Hai vinto tu! - e alzo le mani ormai mi sono arresa.

- Mai ammettere che anche tu dormi bene con me, vero? -

- Lo sai che è così. - apro la portiera e sto per scendere, ma lui mi trattiene di nuovo e mi bacia - Buonanotte bimba. - dice poi.

- Buonanotte Mobrici. - e gli sorrido. Aspetta che io chiuda il portone e poi sento che parte, è fin troppo protettivo e premuroso. Salgo e trovo le ragazze ad aspettarmi.

- Avete finito di pomiciare? - chiede Agnese.

- Scema! -

- Credimi che si nota. - e mi indica le labbra.

Rido divertita. - Non lo nego. - e alzo le spalle, mi dirigo in camera per svuotare la borsa che mi ero portata dietro. Noto che manca una mia maglietta.

- Che succede? -

- Bizio mi ha rubato una maglietta. - e subito gli scrivo.

- Che dolce! - dicono le ragazze.

- Sì, è tanto dolce, è perfetto oserei dire. -

- Perché hai paura? -

- Forse sto correndo troppo e ho paura che finiremo per farci del male. -

- Smetti di pensare che andrà male, per una volta andrà tutto bene, lui è totalmente preso da te. - lo notano anche le ragazze questo fatto e mi fa sorridere. La trovo una cosa bella, ma allo stesso tempo restano le paure.

- Ti ha già detto che ti ama? -

Nego con la testa. - Io non ho il coraggio di fare il primo passo, magari poi pensa che corro troppo. -

- A volte non serve dirsi ti amo a parole, ma bastano i gesti. Tipo prendersi cura di te, preoccuparsi per te e cose del genere. - mi dice Agnese.

- Fa tutte queste cose. Forse dovrei dimostrargli di più ciò che provo per lui. - dico io.

Loro annuiscono - Dai, ci riuscirai. -

- Lo spero. -

- Cambiando discorso, che avete combinato stanotte? -

- Niente di ciò che pensate voi, piccole pervertite. - e faccio la linguaccia.

- Certo! - fanno loro ironicamente.

- Davvero vuole fare con calma e, se devo essere sincera, mi fa piacere anche solo dormire con lui. Penso che sia troppo presto per andare oltre, dopo ciò che è successo l'altra volta. -

- Stavolta sarebbe diverso. -

- Sì, lo sappiamo, ma resta la paura. -


Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora