Capitolo 53

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#Aurora POV

Usciamo dall'ospedale, dopo aver salutato i nostri amici e il piccolo Andrea. Stiamo camminando mano nella mano verso l'auto.

- Aurora, che succede? - mi chiede Fabrizio bloccandosi e tirandomi di fronte a lui in modo da essere occhi negli occhi.

- Stavo solo pensando, scusa. -

- Non sono arrabbiato, posso sapere a cosa stai pensando? -

- Stavo pensando che sarebbe proprio bello un bambino nostro. So che tu ne hai già due, però intendo nostro nostro, con qualcosa che assomiglia a me e qualcosa che assomiglia a te, il mix perfetto. - e abbasso la testa.

- Amore? - mi solleva il mento. - Voglio esattamente la stessa cosa, è vero ho già due figli, ma è naturale che ora desidero una mia famiglia con te. Voglio una famiglia con la donna che amo, ho il tuo stesso desiderio e so che lo realizzeremo, sta tranquilla. - mi abbraccia. - Forse dovremo pazientare ancora un po', ma arriverà un bambino tutto nostro. - e mi bacia alla fine di questa frase.

- E se ho qualcosa che non va? - domando io, ormai non so più cosa pensare.

- Ma che vai a pensare, eh? Semplicemente ci vuole un po' di tempo e fino a che hai questi pensieri credo che tu non sia del tutto rilassata, vero? -

Mi ritrovo ad annuire.

- Vuoi andare da un medico? - mi domanda.

- Non amo molto i medici, la mia ginecologa dice che sto bene e ormai la pillola l'ho sospesa. -

- Nemmeno io amo i medici, ma se ti fa stare più tranquilla vado a farmi controllare anche io. - dice divertito.

Mi strappa una risata. - No, amore, scusa, hai ragione tu. -

- Diamoci una scadenza. Se non arriva entro fine estate faremo degli approfondimenti medici, ok? -

- Va bene. -

Riprende a camminare e mi apre la portiera, dopo averla chiusa fa il giro dell'auto mettendosi al volante. - Che vuoi fare? -

- Andiamo a casa? - domando.

- Credo che serva un po' di riposo. -



Siamo finalmente a casa e vado subito a mettermi comoda e poi mi butto sul letto. Sono parecchio stanca, poco dopo mi raggiunge anche Fabrizio.

Mi abbraccia e poi inizia a cantare – Quanti anni hai stasera? Io ne ho tre. Quanti anni hai stasera? Io ne ho tre, ma il disincanto non so più cos'è... poi Mazinga vola contro la crudeltà. E ridammi indietro tutta la felcità. -

Sorrido divertita, adoro quando siamo insieme e canta, la sua voce mi fa sempre rilassare un sacco.

- Mi piace quando canti! -

- Versione solo voce solo per te. - mi dice divertito.

- E' la mia versione preferita. -

- Solo voce? -

- No, quella privata solo per me. - e sorrido.

Lui si avvicina e mi bacia, ma veniamo interrotti dal mio telefono che segnala un nuovo messaggio.

- Chi rompe? -

- Boh. - con fatica mi avvicino al comodino per recuperare il mio telefono e vedere chi mi ha scritto. - E' il riccio. - dico subito notando il mittente. - Forse mi ha mandato una foto di Andrea. -

- Vedere! - e si avvicina.

Quando la foto si apre resto senza parole. Ci sono io in primo piano con Andrea in braccio e si nota dietro di me Fabrizio che mi guarda sognante.

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora