Capitolo 28

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#Aurora POV

Sono in auto con Fabrizio, lui guida concentrato. Prima passeremo da casa mia e delle ragazze perché io possa recuperare le mie cose prima di andare da lui.

- Faccio in fretta! - dico io quando ha parcheggiato.

- Ti accompagno su, c'è troppo buio. - Alzo gli occhi al cielo. - Non fare quell'espressione, dove credi di andare senza di me? - mi chiede.

Ridacchio. - Stai diventando appiccicoso. - dico.

- Scema! - mi prende per mano una volta che siamo all'interno del portone, poi aspettiamo l'ascensore. Non mi va di fare cinque piani a piedi.

- Per me è un evento prendere l'ascensore! -

- Perché? - domanda curioso. - Fai sempre cinque piani a piedi? -

- Sì, così non devo nemmeno andare in palestra, tanto non ne avrei tempo, e poi di solito ho paura a prendere l'ascensore, soprattutto se sono da sola. -

Apro la porta di casa e mi avvio verso la mia stanza e lui mi segue, conosce già abbastanza questo appartamento visto che ci è già stato. Recupero le mie cose mettendole in una piccola borsa, giusto lo stretto necessario.

- Domani devo andare a firmare il nuovo contratto. - specifico vedendolo perplesso quando prendo dei vestiti un po' eleganti. Visto che sarà un'assunzione definitiva dovrò firmare direttamente nella sede della Sony.

- Già domani? - chiede lui sedendosi sul mio letto.

- Sì, perché volevi già cambiare idea? -

- Nemmeno per sogno, solo pensavo che domani fossi libera. Già è tardissimo, chissà se dormiremo visto che passerei volentieri il tempo a parlare. -

- Dopo la firma sarò libera e possiamo continuare a parlare. -

Annuisce, spengo le luci e, dopo aver chiuso la porta, andiamo verso casa sua.

- A che pensi? -

- Stavo pensando che sono stata a casa tua solo quando tu ed Ermal avete scritto la canzone. -

- È vero, questa sarà la seconda volta, ma non l'ultima da ora. - sorrido.

- Non abbiamo detto di andarci piano? -

- Andremo piano, se tu vorrai. -

- Penso che la mia fuga il mese scorso abbia fatto capire che per me non era solo divertimento quello che c'è stato tra di noi. -

- Nemmeno per me lo è stato, Auri. Solo mi ero fatto prendere dal panico in quel momento. La tua fuga mi ha fatto capire che per te provo qualcosa di forte e importante. Volevo fare con calma le cose, ma penso che sia tempo di fare sul serio tra di noi. -

- Intendi dire che saremo una coppia? - chiedo.

- Sì, intendo quello, saremo una coppia ufficiale. -

- Vuoi che tutti sappiano di noi? - e ho paura.

- Sì, Auri, non voglio nascondermi e soprattutto non voglio nascondere ciò che provo per te. Non dico di rivelarlo alla stampa, ma almeno a chi lavora con noi e alle nostre famiglie. -

- Va bene. - rispondo titubante.

- Cosa ti preoccupa? -

- Max e il resto dello staff. E se la prendessero male? E se tra noi andasse male? Io non so se allora potrei lavorare per te ancora. Non so nemmeno che fine farei se tra noi andasse male. Ho avuto solo una storia, finita per un tradimento, e in questo momento ciò che provo per te mi fa capire che quello che provavo in passato e credevo fosse amore non lo sia stato, dunque, se stavolta lo è, io che fine farò? -

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora