Capitolo 36

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#Aurora POV

È tempo di cena e sono pronta, sto aspettando Fabrizio e intanto mi fisso allo specchio.

- Aurora, è arrivato. - mi dice Agnese fissandomi dallo stipite della porta.

- Arrivo. - e recupero borsa, telefono e chiavi di casa.

- Divertitevi. -

- Per qualsiasi cosa, chiamami. - le dico.

- Sta tranquilla e poi non sono da sola. -

- Va bene. - raggiungo il salotto dove mi aspetta Fabrizio.

- Ciao ragazze! - diciamo entrambi uscendo.

Scendiamo le scale mano nella mano, nonostante i miei tacchi.

- Fissata con i trampoli, eh. - dice lui prendendomi in giro.

- Sono comunque bassa rispetto a te, quindi mi servono i tacchi, poi comunque al lavoro non li porto mai e vorrei almeno essere elegante e simili in queste occasioni romantiche. - azzardo.

- Dovremmo fare più uscite romantiche. - replica lui aprendomi la portiera.

- Nah, va bene così e non devi aprirmi la portiera, posso fare anche da sola. -

- Lasciami fare. - e si mette al volante. - Allora, come sta Agnese? -

- Bene fisicamente, mentalmente un po' meno, penso che le servirebbe Ermal vicino, noi possiamo fare ben poco. Lui come sta invece? - domando.

- Più o meno come lei, è pieno di insicurezze su come sarebbe lui come padre. Cose insensate, a mio parere, visto che se la caverà alla grande, ma credo che abbia bisogno dei suoi tempi. Non vuole scappare dalla sua responsabilità anzi, ma crede che sia presto e difficoltoso da gestire in questo momento della carriera. -

- Lo capisco, però non sempre le cose si possono programmare. - dico io.

Siamo finalmente arrivati in uno splendido ristorante in centro. - Stai esagerando. -

- Dovevo farmi perdonare per ieri. - dice lui. - Dai, andiamo. - aveva anche prenotato un tavolo.

Ci sediamo e subito mi prende la mano. - Sei contenta per Agnese? - mi domanda.

- Beh, credo che sia una buona notizia, no? Insomma, un bambino è sempre una cosa bella quando due persone si amano. -

- L'hai accompagnata tu? -

- Sì, sono stata con lei anche durante l'ecografia. - e sorrido.

- Cos'è quel sorrisetto? - chiede lui divertito.

- Nulla. -

- Non ti credo. Dimmi, dai. - e intanto inizia a consultare il menù.

Io faccio lo stesso e poi riprendo a parlare. - Mi sono molto emozionata durante l'ecografia direi che mi sono commossa, è una cosa molto bella. -

Lui mi sorride e poi mi prende la mano. - Che stai cercando di dirmi? Per caso sei pronta per un bambino tutto nostro? -

- Non lo so. Cioè non ora direi perché vorrei stare vicino ad Agnese. -

- Ma ci stai pensando per il futuro? - chiede lui.

- Potremmo riparlarne dopo il parto di Agnese direi. -

Lo vedo sorridere. - Va bene. -

Ordiniamo e poi continuiamo a chiacchierare mentre aspettiamo le nostre ordinazioni.

- Quando partiamo per Londra? - chiedo.

- Settimana prossima. Che dici? -

- Non vedo l'ora a dire il vero. -

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora