Capitolo 45

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#Agnese POV

Siamo ormai a novembre. Oggi ho l'ecografia e, visto che siamo ufficialmente nel quarto mese, spero vivamente che riusciremo a scoprire il sesso di questa piccola peste.

- Amore, sei pronta? -

- Arrivo. - e raggiungo il salotto dove mi aspetta Ermal sorridendomi.

- Sei bellissima! - e mi accarezza la pancia che ormai si vede un po'.

- Ruffiano! Andiamo, dai! - e usciamo di casa per raggiungere la clinica.

- Speriamo bene! - fisso Ermal che sta guidando.

- L'altra volta era di spalle. -

- Esattamente, quindi spero che stavolta sia nel verso giusto. -

Scoppio a ridere.

- Che ti ridi? -

- Il verso giusto... dai, amore, non è una musicassetta che fa molto anni Novanta. -

Lui scoppia a ridere di nuovo. - Giusto! -

- Hai pensato a qualche nome? - gli chiedo curiosa.

- Ci sto pensando. E tu? -

- Anche io. - e sorrido.

- Che nomi ti piacciono? -

- Possiamo aspettare di sapere se maschio o femmina. -

- Sì, certo, ero solo curioso. -

- Ho un problema. -

Lui mi guarda in modo strano, come se questa mia frase fosse un segno allarmante.

- Ho solo nomi da maschio. - specifico alla sua tacita richiesta di continuare a parlare.

- Scema! Mi hai fatto prendere un colpo. -

- Scusa! - e ridacchio.

- Quindi convinta che sia maschio? -

- Più o meno, altrimenti spero che tu abbia un nome da femmina. - dico a lui sorridendo.

- Ci penserò su. - mi dice lui.

- Nemmeno tu li hai? -

- Forse. - e mi fa la linguaccia.

- Hai deciso di lasciarmi sulle spine? -

- Sono sulle spine da quattro mesi. - dice lui. - Quindi ora tengo anche te sulle spine. -

Scuoto la testa divertita. - Siamo sulle spine entrambi da quattro mesi, ma almeno ora ho la certezza. -

- Di cosa? -

- Che vuoi realmente sapere se è maschio o femmina. - dico io.

- Ovvio, avevi dubbi? -

- Un po', scusa. -

- Tranquilla. - parcheggia l'auto e scendiamo camminando mano nella mano verso l'ingresso della clinica.

- Che succede? - gli chiedo.

- Stavo pensando. -

- A cosa? -

- A come annunciarlo ai fan e alla stampa, prima o poi dovrò dirlo. - mi spiega.

- Ormai siamo al quarto mese, solitamente si dice intorno a questo periodo. Però sai che sono brava ad evitare gli obiettivi dei fotografi, quindi se vuoi possiamo aspettare ancora un po'. - dico io.

- Hai paura? -

- Un po', le tue lupe sono scatenate e anche la stampa potrebbe andarci giù pesante sottolineando che stiamo insieme da poco. -

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora