Capitolo 61

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#Aurora POV
-

Amore, andiamo dai. - Fabrizio mi prende la mano.
- Se mi lasci prendere le analisi e la cartella clinica poi possiamo andare. Sei leggermente in ansia? - gli domando.
Oggi mi accompagna alla seconda visita ed ecografia, ma per lui è la prima volta che sarà presente con me a vedere nostro figlio, quindi è molto emozionato.
- Un po’. - e sorride leggermente.
- Dai, possiamo andare. - e prendo la sua mano, solo così riesco a tranquillizzarmi.
- Sei agitata anche tu. - mi fa notare lui e io lo guardo perplessa. - Ormai ti conosco alla perfezione, quando sei agitata hai le mani congelate, poi inizi a torturarle. Io conosco ogni singolo dettagli di te e sono innamorato di ogni dettaglio perfetto o imperfetto che sia. - mi dice. - Sono ormai dipendente da te, credo che non ci sia persona che mi conosce meglio di te, hai sempre saputo capirmi e come prendermi e beh spero di fare lo stesso io con te. Quindi ti dico di stare tranquilla perché so che stai benissimo sia tu che lui o lei. Ne sono certo, andrà tutto bene e io mi prenderò cura di voi. -
Sorrido mentre sento le lacrime scendere. - Anche io ti conosco bene, sai? Quando pensi ti stropicci sempre i capelli oppure giochi con la barba. E ti vedo sai? Tutte quelle paranoie sulla pancetta che non hai. Però se ti va, per par condicio, cresce anche a te non è male. - e ritrovo il sorriso.
- Siamo arrivati. - ha sempre guidato tenendo la sua mano intrecciata alla mia in un gesto rassicurante.
- Sei pronto? -
- Sì, e tu? -
- Anche io. Andiamo. -
Scendiamo dall’auto ed entriamo in clinica.
- Aurora, prego! - non abbiamo nemmeno fatto in tempo a sederci in sala d’aspetto che la dottoressa ci invita ad entrare. - Il papà? - dice vedendomi entrare con Fabrizio mano nella mano.
- Esattamente! -
- Sono molto felice di conoscerla! - dice la dottoressa al mio fidanzato.
- E io sono felice di essere presente. - replica Fabrizio stringendole la mano.
- Perfetto. Aurora, vai pure sul lettino. -
Eseguo e mi distendo sul lettino, alzando la maglia. Subito la dottoressa mi raggiunge e mette il gel sulla mia pancia mentre in tutto ciò Fabrizio non mi lascia mai la mano.
- Siete pronti? -
- Sì. - risponde lui deciso e poco dopo il nostro sguardo è sullo schermo e guardiamo nostro figlio o figlia.
- Ecco qui. - e ci indica un punto preciso dello schermo. - Si sta sviluppando molto bene. Tu Aurora come ti senti? -
- Nausea e stanchezza a parte, direi che non ho altri disturbi. -
- Ottimo. Allora vi faccio sentire il cuoricino e poi direi che possiamo rivederci il prossimo mese. -
- Perfetto. - e sorrido mentre lei ci fa sentire il battito del suo cuoricino.
Mi tolgo il gel dalla pancia e dopo aver salutato la dottoressa usciamo, appena siamo in corridoio Fabrizio mi abbraccia e mi stringe a sè. - E’ il più bel suono che io abbia mai sentito. - afferma prima di baciarmi.
E’ commosso e anche io, penso che sarà così ogni volta. - Farai sempre così? -
- Sì e anche tu scommetto. - e ridacchia.
Saliamo in auto pronti a tornare a casa.
- E se al posto di tornare a casa andassimo a fare un giro? -
- Dove? -
- Qualsiasi posto, io e te da soli. Godiamoci questi ultimi momenti prima dell’uscita dell’ep. - mi dice lui.
- Andiamo al mare, allora. -
- Perfetto! - e si mette in viaggio direzione Ostia lido.
- Come mai questa idea? - domando curiosa, mentre passeggiamo mano nella mano in riva al mare.
- So che ci sarà casino quando uscirà l’ep con Ermal, già ora c’è un sacco di curiosità e veniamo seguiti. -
- Stupidi paparazzi! - borbotto io mentre lui scoppia a ridere.
- Ci farai l’abitudine, quando scopriranno della tua gravidanza credo che sarà anche peggio. -
- Dici? -
- Probabilmente sì, amore, però non devi preoccuparti di nulla. Ci sono io con te, anzi con voi. Ho le spalle abbastanza larghe per proteggerti da qualsiasi cosa venga detta. -
- Posso cavarmela da sola e lo sai, di cosa hai paura? Che mi giudichino per il mio ruolo di manager? O per il nuovo di produttrice buttandomi schifo addosso? -
- Non ho paura, so che tu vali però sicuramente i giornali romperanno le palle per tutto. -
- Anche per la gravidanza? - domando.
- Non credo, non è qualcosa che riguarda i giornali ma solo noi. -
- Staremo a vedere. -
- Non credo che monteranno delle storie. -
Ci sediamo e lui mi stringe a sé mentre guardiamo le onde e il mare.
- Pensavo che mi avrebbe messo tristezza il mare in questo periodo. - ammetto io.
- A Roma però c’è un bel clima. -
- Esatto, quindi si sta bene anche a metà ottobre al mare. -
- Meglio così.-
- Senti, amore, ma sei preoccupato? -
- Per il disco dici? - mi domanda lui e io annuisco così riprende a parlare. - Non sono preoccupato, amore, so che andrà bene, so che tutti lo aspettano da tanto tempo soprattutto i fan. -
- Ma qualcosa ti preoccupa, no? -
- Assolutamente no. - e mi fissa intensamente. - Dopo Sanremo e come abbiamo affrontato la situazione non mi spaventa più nulla, ho ottenuto tanto in questo anno e mezzo e ne sono molto fiero e felice. Non credo che le cose possano ribaltarsi, e francamente anche se succedesse ci sono passato, anni di concerti in posti quasi sperduti e con i miei fedelissimi, so che loro non mi lasceranno mai e stessa cosa tu. -
- Sempre e solo da una parte la tua. - gli rispondo per poi baciarlo.
- Hai freddo, andiamo! - e si alza trascinandomi con lui per poi tornare velocemente in auto dove accende immediatamente il riscaldamento.
- Ehi, sta tranquillo. -
- Non voglio che ti ammali. -
- Lo so, mister premuroso. -
Ci sorridiamo e stavolta torniamo sul serio verso casa per una serata rilassante. Ordiniamo una pizza che mangiamo in salotto davanti alla televisione, mentre finiamo di vedere una delle nostre serie tv preferite.

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora