Capitolo 41

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#Agnese POV
-

Bentornata, eh! - dico ad Aurora quando rientra in casa con Fabrizio e stanno ridendo come dei matti.
- Ciao tesoro! - si avvicina per abbracciarmi e come al solito mi accarezza la pancia.
- Stavo per chiamare "Chi l’ha visto"! -
- Scusa, l’ho trattenuta io. - mi dice Fabrizio.
- Lo sapevo che eri tu il colpevole. - lo prendo in giro.
- Ebbene sì. -
- Allora, com'è andata con i pargoli? - domando alla mia migliore amica mentre ci sediamo tutti sul divano e insieme a noi c’è anche Ermal.
- Bene direi, vero? - e cerca l’approvazione di Fabrizio.
- Più che bene. Anita voleva chiamarla mamma. - e ride.
- Ma che ti ridi? Hai parlato con Giada? - chiede lei.
- Sì, nun t’allarmà. - le risponde Fabizio.
- Sciallati con 'sto romano. - replica la mia migliore amica.
- No, va beh, ormai l’ho persa. - dico io.
- Amore, ti insegnerò il barese. - mi dice Ermal.
- Annamo bene. - replico io e scoppiamo tutti a ridere.
- Aurora, vieni con me? - le domando dirigendomi in cucina.
- Arrivo. - si alza e mi segue. - Stai bene? - mi chiede.
- Sì, volevo solo dirti che io ed Ermal abbiamo trovato casa. -
- Davvero? - e abbassa lo sguardo.
- Sì, ma questo non cambierà la nostra amicizia. Potrai venire a trovarmi ogni volta che vorrai. - le spiego.
- Non vorrei essere di troppo. -
- Aurora, sei nostra amica, non sarai mai di troppo. - anche Ermal ci ha raggiunto.
- Come è questa casetta, allora? - ci chiede lei.
- Ho fatto un po’ di foto, ti va di vederle? -
- Ovvio amica! -
Così recupero il telefono e le mostro la nostra nuova casa. Praticamente è già arredata, mancherà da sistemare solo la cameretta per il bambino o bambina.
- Mi piace! - dice lei sorridendo. - Quindi ci abbandoni? -
- Sì, ci trasferiamo tra un paio di settimane. Abbiamo firmato il contratto e ora stiamo aspettando gli allacciamenti delle varie utenze. -
- Me lo promettete che non ci perderemo mai? - domanda lei.
A volte esce ancora il suo lato insicuro. - Promesso. - e l’abbraccio. - Per te ci saremo sempre, quando Fabrizio farà il cretino casa nostra sarà sempre aperta. -
Aurora ride seguita da Ermal mentre Fabrizio ovviamente mi guarda male.
- Perché dovrei fare il cretino? -
- Si sa mai. - dico io facendogli la linguaccia. - Poi il mio obiettivo era strapparle una risata e ci sono riuscita. - e fingo di darmi delle arie.
- Ci riesci sempre. - mi dice lei. - Comunque mi piace molto la vostra casetta, complimenti ragazzi! -
- Dici davvero? -
- Hai ottimo gusto, amica mia. - mi dice lei.
- Avevi dubbi? Ha scelto me. - dice Ermal.
- Il solito modesto. -
- Credo che sia il suo secondo nome. - scherza Aurora - Comunque è anche ben arredata. -
- Già, meno lavoro da fare. - dico io.
- Esattamente, comunque ti aiuto io con il trasloco. - mi dice Aurora. - Tu non devi fare sforzi. -
- Aurora, sono incinta, non malata. -
- Sì, ma non puoi sollevare pesi. Fatti aiutare, anzi mi fa piacere aiutarvi magari a sistemare le cose. -
- Va bene, allora.- dico io, tanto non c’è verso da farle cambiare idea.
- Più aiuto abbiamo, meglio è. - dice Ermal.
- Allora un giorno io e Aurora andremo a comprare piatti, bicchieri e tutto l’occorrente. - dico io. - Tu amore sei d’accordo? - chiedo ad Ermal.
- Certo che sì. -
- Allora ti fidi dei miei gusti? - chiede Aurora al mio fidanzato.
- Sì dai, diciamo di sì. -
- Che hanno i miei gusti che non vanno? - chiede lei indignata.
- Ti piace come si veste Bizio. - replica lui.
Io scoppio a ridere, Fabrizio guarda male Ermal. - Io mi vesto benissimo! - si lamenta Fabrizio.
- Questione di punti di vista. - replica il mio fidanzato.
- Ok dai, basta! - cerco di calmare le acque prima che succeda l’irreparabile Per quanto sono amici, a volte sembrano dei bambini.
- Auri, ti squilla il telefono. - la avvisa Fabrizio.
- Chi è? - domanda lei.
- I tuoi. -
- Arrivo. - e si scusa uscendo dalla cucina.

#Fabrizio POV
Aurora è al telefono con i suoi genitori come sempre e io sono rimasto con Agnese, Ermal e sono da poco rientrate anche Marta e Beatrice.
- Posso parlarvi? - domando al gruppo.
- Dobbiamo preoccuparci? - Agnese scatta subito sull’attenti, so che tiene ad Aurora.
- No, è una cosa bella, almeno penso. - dico io.
- Sputa il rospo! - mi minaccia Beatrice.
- Voglio chiedere ad Aurora di venire a vivere da me. - ecco l’ho detto. - I suoi sanno già della mia idea e volevo avvisare anche voi. -
- Wow, sono felice per voi. - Ermal mi abbraccia, con lui ne avevo già parlato ancora a ferragosto a casa di Max.
- Sul serio, amico? -
- Credo che sia il passo giusto. - mi dice lui facendomi l’occhiolino.
- Ragazze, voi che dite? - loro non hanno ancora aperto bocca.
- E così resteremo da sole, Marta. - replica Beatrice.
- A quanto pare. Agnese se ne va settimana prossima, Aurora quando? - domandano guardandomi.
- Pensavo di chiederglielo per il suo compleanno. - spiego io.
- Credo sia un’ottima idea. - aggiungono le due. - Ci dispiace restare da sole, ma conta solo la felicità di Aurora e Agnese, quindi noi siamo d’accordo. - mi dicono.
- Sicure? -
- Sì, Fabrì non ti serviva il nostro consenso comunque. - mi dice Marta.
- Trattamela bene! - dice Agnese, che è a dir poco commossa. - Forse sono stata una delle poche a capire che Aurora era interessata e te anche se lo negava con tutta se stessa. Ho fatto il tifo per voi, per cui ora, mi raccomando, siate felici insieme. -
- Grazie! - dico io. - Mi raccomando, voglio che sia una sorpresa per lei. - specifico.
- Puoi fidarti di noi. -
- Massimo silenzio.-
- Perfetto! - e sorrido divertito.
- Eccomi, scusate! - dice Aurora sedendosi al mio fianco.
- Come stanno i tuoi? -
- Bene, hanno già prenotato hotel e volo per il mio compleanno, insomma vogliono ricordarmi che si avvicina il mio invecchiamento. -
- Dai amore! - e l’abbraccio. - Allora penso che potremmo pranzare con le nostre famiglie, che dici? -
- Parli di presentazioni ufficiali? - domanda lei.
- Beh, credo sia il momento, eh. -
- Se lo dici tu. Ecco, ora sono in ansia! - dice lei quasi sbiancando.
- Andrà tutto bene, è solo una stupida formalità e lo sai anche tu. I tuoi sono d’accordo sulla nostra relazione, i miei anche. Quindi cosa potrebbe andare storto? -
- E se ai tuoi non piacciono gli inglesi? - domanda.
- Ma smettila. - e scoppio a ridere.

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora