Capitolo 26

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#Fabrizio POV

Sto facendo la valigia. Si torna in Italia, si torna a Roma e dovrò iniziare le prove per l'Olimpico.

Mi siedo sul letto e mi prendo la testa tra le mani. Ho combinato un casino con Aurora, ma non sono riuscito a resistere, sono mesi che mi tenevo a freno e questa notte non ci sono riuscito.

Bussano alla porta e spero non sia lei, non sono pronto a vederla. L'ho trattata troppo male dopo la notte che abbiamo condiviso.

Vado ad aprire e mi trovo di fronte Ermal.

- Ammazza Bizio, che faccia! Che succede? Ieri sera dopo aver accompagnato Aurora non sei più tornato. - mi dice.

- Già, scusami. -

- Che ti prende? - e si piazza di fronte a me visto che è entrato in camera dove il letto è ancora sfatto e il profumo di Aurora è ovunque.

- Nulla, scusa. - dico io evitando accuratamente il suo sguardo indagatore.

- Bizio, non prendermi per il culo. -

Mi butto sul letto prendendomi la testa tra le mani. - Ho combinato un casino. -

- Di che genere? -

- Sono andato a letto con Aurora. -

- COSA? - urla il mio compare.

- Hai capito bene. -

- Quindi ora state insieme? - domanda quasi speranzoso.

- No. -

- Spero che tu stia scherzando. - e mi guarda male.

- Purtroppo no, ho classificato questa nottata come un errore. -

- Ma non lo è, ti piace da mesi. -

- Lo so che mi piace da mesi, però mi sveglio e me la vedo di fronte e da completamente sobrio mi è presa una paura che non ti dico. -

- Ora sei nei guai. Dovrai farti perdonare perché secondo me ci starà malissimo. Lei che ti ha detto? -

- Nulla, se ne è andata e basta. -

- Appena siete a Roma dovete parlare e chiarire voi due da soli, lontani da orecchie indiscrete. -

Annuisco, recupero la valigia e lascio questa stanza che profuma di noi per dirigerci verso l'aeroporto.

Mi guardo intorno e di lei nemmeno l'ombra, forse è sull'altro taxi con Agnese. Di certo non vorrà stare vicino a me dopo come l'ho trattata stamattina.


Siamo ai controlli e mi guardo intorno. Vedo Agnese insieme ai colleghi, ma di Aurora nemmeno l'ombra, così mi avvicino a Max.

- Max, ma dove è Aurora? - chiedo.

- Aurora è andata a Londra. Mi ha chiesto di potersi prendere dei giorni e le ho detto di sì. Abbiamo lavorato tutti molto duramente e ora abbiamo alcuni giorni di riposo, quindi non vedevo alcun problema. - mi spiega lui.

Chiudo gli occhi. E' scappata, è fuggita da me e probabilmente l'ho persa per sempre. Ermal mi appoggia una mano sulla spalla e mi sorride incoraggiante. - Vai a riprendertela! - mi dice allontanandosi da tutto lo staff.

- Non saprei nemmeno dove cercarla a Londra e non so una parola di inglese. -

- Esistono le chiamate.- ci dice Agnese, che ovviamente mi guarda male e poi sparisce oltre i controlli.

Sì, appena sono a Roma cercherò di rintracciarla.


Siamo atterrati a Roma e sono a casa da un paio di ore. Ho cercato di sistemare i bagagli e ho fatto anche la lavatrice, ora sono seduto sul divano con il telefono tra le mani e sto aspettando di trovare il coraggio di avviare la chiamata.

Un'altra vita - Fabrizio Moro [Completa]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora