Scott
Entro in stanza con Alex, abbiamo troppo in comune ed è un tipo apposto, penso che questa convivenza possa funzionare.
Mi butto sul letto, c'è uno strano silenzio, Ed è seduto nel letto e Monty anche, ma nessuno dei due osa dire una parola, guardo meglio quest'ultimo ha il labbro inferiore sanguinante.
L'arrivo di un messaggio mi porta alla realtà, fisso il telefono e il messaggio arriva da un mio compagno di corso.
Una foto appare davanti a miei occhi: Jennifer con i pantaloncini e una canottiera.
La riguardo: non c'è molto di strano se non fosse per il fatto che siamo a dicembre, c'è un freddo cane e lei ha anche i capelli bagnati.'Ma lei è Jennifer? Non penso che stiamo molto bene Bro'
Questo è il testo del messaggio, ricollego di averla lasciata con Monty una mezz'oretta prima.
Mi fiondo su di lui e gli sbatto il telefono in faccia.
"Che cazzo gli hai fatto?"
Lui fissa il telefono con gli occhi spalancati, si alza di scatto e si precipita verso la porta.
Gli chiudo la porta con il palmo della mano.
"Vuoi o non vuoi gli fai sempre del male, non ti avvicinare più a lei Monty. "
Mi guarda con gli occhi spenti come se non gli importasse di ciò che gli ho appena detto. Sposto lo sguardo verso i suoi fratelli e loro se lo trascinano di peso, esco dalla stanza lasciandomi alle spalle le sue grida.
Penso e ripenso a ciò che è successo la prima volta non voglio che ricapiti, piano piano alzo il passo fino a ritrovarmi già in giardino con il fiatone.
Piove e si prenderà un'influenza se non la trovo, cerco dappertutto fino a quando la vedo, è seduta in una panchina. Mi avvicino a lei, mi abbraccia subito appena scorge la mia presenza, levo la mia felpa e gliela poggio sulle spalle,lei la mette subito anche se non trema, anche se non rileva nessuna emozione."Non chiedermi cosa è successo ora, devo raccontarti prima cosa ho passato e cosa sta succedendo nella mia testa."
"Si ma non qui, andiamo dentro, Jen"La prendo per mano e rientriamo al campus, dirigendoci nel primo bagno libero.
Prendo delle tovaglie e gliele passo addosso, cercando di asciugarla poi con il fon asciugo lei e i suoi capelli.
L'ascolto, tutto, tutto ciò che ha da dirmi, non mi aveva mai nascosto tutte queste cose,mi ha sempre detto tutto subito, ma ovviamente non erano cose da dirmi al telefono.
A fine di tutta la storia l'abbraccio forte, fortissimo."Quindi tu hai paura di diventare come lui?"
"Si.."
"Jen non è Monty che ha una cattiva influenza su di te, sei tu ad essere così da sempre e lo sai bene."Lei si accovaccia nell'incavo del mio collo e per quanto la conosco vuol dire che non ne vuole più parlare.
Gli bacio dolcemente la testa, lei mi stringe forte e io sorrido.Non ho mai pensato a Jen come una fidanzata, lei è sempre stata la sorella che non ho mai avuto,lei è tutto per me e mai nessuno gli farà male, la proteggerò da tutti, specialmente da Monty.
Usciamo dal bagno contro la sua volontà.
"Scott non voglio tornare in stanza."
"Ti verrà la febbre se non ti cambi."Lei sbuffa.
"Hei Jen."
Mi giro nella direzione della voce, un ragazzo tiene il braccio di Jen e lei lo guarda come se fosse dipende dalla sua voce.
"Tutto bene?"
"Si, Heric."Si volta verso di me.
"Scott, lui è Heric, il ragazzo del ballo di cui ti ho parlato."
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Nata per brillare
ChickLitJennifer foley, per gli amici Jen, è stata adottata alla tenera età di 7 anni, non ricorda nulla del suo passato, l'unica cosa che la lega ad esso è una collana a forma di stella e la possiede da quando è nata. Ha dei genitori adottivi molto influen...